Baggio rapinato in casa con la famiglia, il coraggio dell'anti-divo: «Poteva accadere di tutto, ma ora superare la paura»

La paura e la ragione. Roberto Baggio si è rigirato nella mente un vortice di turbamenti e inquietudini, nella giornata di ieri, dopo una notte densa di incubi. Immenso è stato lo spavento per la rapina, certo, anche se presto è subentrata la consapevolezza di aver rischiato un esito peggiore. «Innanzitutto desideriamo, io e la mia famiglia, ringraziare tutti per il grande affetto ricevuto. Davvero grazie. (ilmattino.it)

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Domani mattina arrivano anche gli uomini del Ris di Parma nella villa di Roberto Baggio ad Altavilla Vicentina (Vicenza) per contribuire alle indagini di carabinieri e Ros per risalire alla banda dei sei rapinatori, uno era fuori a fare il palo, che giovedì scorso hanno assaltato la casa del campione mentre guardava la partita della nazionale con la sua famiglia. (Adnkronos)

VICENZA (l'Adige)

Il giallo riguarda il trofeo più prestigioso conquistato nel corso della sua straordinaria carriera dal Divin Codino. Non sarebbe stato infatti nella villa, il simbolo della migliore stagione di Baggio, quel 1993 in cui anche France Football e la prestigiosa giuria che lo assegna furono pressoché unanimi nell’attribuirglielo. (Corriere della Sera)

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Rapinato, picchiato e sequestrato in casa. Pensavo fossero solo in due, per questo li ho affrontati". (Today.it)

Non un tatuaggio, una cicatrice o un segno distintivo che potesse rimanere impresso nella memoria delle vittime e nell’occhio delle telecamere interne alla villa. Non avevano un lembo di pelle scoperto, erano vestiti dalla testa ai piedi. (Corriere della Sera)

Baggio rapinato in casa con la famiglia, il coraggio dell'anti-divo: «Poteva accadere di tutto, ma ora superare la paura» (ilmessaggero.it)