L'incontro segreto tra Meloni e Mattarella subito prima del video sul caso Almasri
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Un confronto al Quirinale non formale, ma segreto. Giorgia Meloni avrebbe avvisato e incontrato segretamente il capo dello Stato Sergio Mattarella martedì 28 gennaio, nel primo pomeriggio, prima di postare poco dopo sui social, intorno alle 17, il video messaggio in cui ha annunciato di essere stata iscritta nel registro degli indagati per il caso del generale libico Almasri, con un'informativa firmata dal procuratore di Roma Francesco Lo Voi per favoreggiamento e peculato (Today.it)
La notizia riportata su altri media
Resta la quarta, per cui noi abbiamo proposto una terna di costituzionaliste. “La terza casella è già stata assegnata (a un candidato del Pd – ndr). (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Verrà il ministro Nordio? Ci spiegherà perché ha scarcerato un criminale, ma noi insisteremo perché venga a riferire Giorgia Meloni”. Così a 5minuti su Rai 1 il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. (Civonline)
"Meloni non scappi": è la stanca litanìa che si ripete dal giorno Sgangherate e ululanti le opposizioni continuano con la richiesta ossessiva di volere lumi sul caso Almasri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e minacciano sfracelli sotto il ricatto di bloccare il Parlamento. (Secolo d'Italia)
– Il ministro per la Giustizia Carlo Nordio riferirà nelle aule parlamentari nei prossimi giorni sulla vicenda Almasri. È quanto riferiscono fonti parlamentari di maggioranza precisando che non è stata ancora fissata una data per l’informativa. (Agenzia askanews)
Le polemiche che hanno accompagnato l’ultima settimana, dalle cerimonie di inaugurazione dell’Anno giudiziario all’iscrizione (voluta e non dovuta) nel registro degli indagati della premier, del sottosegretario alla Presidenza del consiglio e dei ministri della Giustizia e dell’Interno, ancora una volta, hanno riecheggiato il sensibile offuscamento, in Italia, del “Senso dello Stato”, inteso come collante della Nazione, alimento delle Istituzioni, ragion d’essere del Sistema Paese. (Livesicilia.it)
La decisione è stata presa durante un vertice a palazzo Chigi, a cui ha partecipato anche Giulia Bongiorno, avvocato difensore dei membri del governo indagati e presidente della commissione Giustizia del Senato. (la Repubblica)