"C'è stato danno erariale?". Scatta l'esposto alla Corte dei Conti sul contratto di Grillo
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Non c'è pace per il Movimento 5 Stelle. I continui dissidi tra i vertici, l'emorragia di voti, il pessimo risultato elle elezioni europee, la fuga dai territori e ora l'ombra di una scissione. Con tutti gli strascichi del caso per la decisione di Giuseppe Conte di non rinnovare il contratto di Beppe Grillo. Le polemiche non sono certamente finite qui. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha presentato un esposto alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti Lazio " che investe le responsabilità di Grillo, dei grillini e anche di Conte ". (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
Scadenze che si sarebbero rinnovate, però ho chiarito che è un contratto che prevede una remunerazione non per la sua funzione di garante ma per una funzione comunicativa che adesso non c'è e che quindi fa venir meno le ragioni di questi esborsi monetari dell'associazione del M5s. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
E non tanto perché Giuseppe Conte si è deciso a togliere a Beppe Grillo lo stipendione (300mila euro all’anno) che lui stesso gli aveva concesso per toglierselo un po’ dai piedi affidandogli un vaghissimo impegno di «comunicatore» del movimento. (L'Eco di Bergamo)
Annunciando lo stop al contratto di consulenza per la comunicazione che lega Grillo all'associazione M5s per un compenso annuale di 300 mila euro. Per Conte, il fondatore "sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l'obiettivo di liberare energie nuove" con il processo Costituente in atto. (Tiscali Notizie)
Grillo, capo politico del M5S, lascia lo scettro a Luigi Di Maio. In quel momento esistono due associazioni che usano il logo dei Cinque Stelle (registrato da Grillo). (Corriere della Sera)
Roberto Arditti Il licenziamento di Beppe Grillo dal Movimento 5 Stelle (rtl.it)
I contratti collettivi impongono retribuzioni fisse e rendono difficile trovare lavoratori nelle Regioni più ricche.Le gabbie salariali, cavallo di battaglia della Lega, tornano prepotenteme... (La Verità)