L’instabilità politica in Germania e le tensioni con gli Stati Uniti

L’Unione Europea si trova ad affrontare un momento di grande incertezza, a causa della crescente instabilità politica in Germania e delle possibili ripercussioni di un secondo mandato di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti. Con Berlino, potenza economica centrale del blocco europeo, impegnata a risolvere questioni interne e sempre meno in grado di esercitare la sua leadership, l’UE potrebbe attraversare una fase di paralisi politica proprio in un momento storico particolarmente complesso. (Ultima Voce)

Su altri media

In Germania aumentano i fallimenti e accelera il collasso economico. Il punto di Sergio Giraldo La crisi economica tedesca è strutturale (Start Magazine)

Questo scenario penalizza l’intera Eurozona, considerando che la Germania rappresenta il 28% del Pil dell’area. La Germania trascina al ribasso l’intera area dell’euro, Italia in primis. (il Giornale)

Nagel: la Germania non crescerà quest’anno, mentre l’anno prossimo l’economia salirebbe comunque di meno dell’1% senza considerare le misure Usa. (Milano Finanza)

STUDI CONFARTIGIANATO – Mix velenoso per 86 mila imprese artigiane della meccanica

Wolfgang Münchau, per anni editorialista principe del Financial Times, ha pubblicato la settimana scorsa il suo ultimo libro sulla Germania. Nulla di drammatico, in fin dei conti anche il Giappone sta senza troppi traumi vivendo la sua terza età industriale, ma ci sono tutte le ragioni per pensare alla fine di un modello economico che aveva le sue radici nel Wirtschaftswunder, il miracolo economico di 70 anni fa. (il Giornale)

Brescia. Nel 2024 il 79% delle imprese manifatturiere bresciane che esportano in Germania ridurrà le vendite: il dato emerge dal confronto con il 2021, ultimo anno prima del rallentamento della locomotiva tedesca. (QuiBrescia.it)

In Italia 86 mila imprese artigiane della meccanica, che rappresentano il 51,6% delle 167 mila imprese del comparto, stanno subendo gli effetti di un mix velenoso per il settore i cui ingredienti sono la mancata ripresa del commercio internazionale, una stretta monetaria che riduce gli investimenti, la recessione della Germania, primo mercato delle esportazioni italiane e la caduta libera della produzione automobilistica, su cui pesano le incertezze della transizione verso la mobilità elettrica richiesta del Green deal europeo, e che colpisce un ampio indotto presidiato da imprese della meccanica. (Il Giornale delle PMI)