In Romania successo dell'estrema destra col filorusso Georgescu

Terremoto elettorale in Romania, dove al primo turno delle presidenziali si è imposto il candidato indipendente, populista e filorusso Calin Georgescu, con il 22,94 per cento dei voti, che sfiderà al secondo turno, previsto il prossimo 8 dicembre, Elena Lasconi, sindaco di centro-destra di Campulung e candidata del partito di centrodestra Usr. Con il 19,17 per cento quest'ultima ha battuto di un soffio il favoritissimo premier europeista Martin Ciolaciu (19,15), che malgrado sia stato escluso dal ballottaggio per meno di mille voti ha annunciato l'intenzione di non contestare l'esito del voto e si è dimesso da leader del partito socialdemocratico Psd, che attualmente governa in una grande coalizione con il partito liberal-conservatore Pnl. (il Giornale)

Su altre fonti

PUBBLICITÀ Secondo il suo sito web Calin Georgescu ha conseguito un dottorato in pedologia, una branca della scienza del suolo, e negli anni '90 ha ricoperto diversi incarichi presso il ministero dell'Ambiente romeno. (Euronews Italiano)

Le più sorprendenti presidenziali del dopo comunismo. A generare lo stupore nel paese balcanico all’indomani del primo turno delle elezioni è stato Calin Georgescu, candidato indipendente, semi-sconosciuto politicamente, su posizioni pro-Russia, anti-occidentali e anti-Nato, delfino dell’altro rappresentante dell’estrema destra, quel George Simion dell’Aur ampiamente superato dal suo allievo e finito al quarto posto con un deludente (per lui) 13.8%. (il manifesto)

Terremoto politico, tsunami, choc: sono questi i termini che prevalgono all’indomani del primo turno delle presidenziali in Romania, vinte a sorpresa dall’esponente di estrema destra filorusso Calin Georgescu, praticamente uno sconosciuto fino al momento della sua candidatura, che andrà al ballottaggio l’8 dicembre con Elena Lasconi, sindaca e politica di centrodestra, ritenuta anche lei una outsider alla vigilia, ma che è riuscita nell’impresa di arrivare seconda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Romania svolta a destra, con la Russia e contro l'Europa

Un ultranazionalista di estrema destra, ammiratore di Putin, antieuropeo e filorusso, un tiktoker antisistema che disprezza l’Occidente e i valori che rappresenta, che non si limita a essere contro l’aborto ma si spinge a condannare perfino il parto cesareo, perché interrompe il «legame divino». (La Stampa)

Benché a decidere il risultato finale delle elezioni presidenziali che si sono tenute ieri sarà il ballottaggio dell'8 dicembre, è già certo che il voto ha impresso una svolta al Paese: il premier uscente, il socialdemocratico Marcel Ciolacu, è arrivato terzo, rimanendo fuori dalla (Secolo d'Italia)

Il candidato di estrema destra Georgescu, che ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania - Inquam Photos/Octav Ganea (Avvenire)