Garda, allarme gastroenteriti: stop all'acqua potabile

Altri dettagli:
Morti sul lavoro

– In seguito di numerose segnalazioni – circa 300 contagi – riguardanti sindromi gastroenteriche caratterizzate da nausea, vomito e diarrea circoscritte all’area del Comune di Torri del Benaco (Verona), che hanno visto tantissimi utenti rivolgersi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Peschiera del Garda (Verona), sono in corso analisi in sinergia con il gestore idrico AGS attraverso il prelievo di campioni in vari punti della rete acquedottistica (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre testate

A Torri del Benàco, sulla costa veneta del lago di Garda, un paesino lacustre che conta 3mila anime, centinaia di cittadini, si stima dai 200 ai 300 almeno, sono stati colpiti da gastroenterite acuta: nei campioni di feci di alcuni cittadini è stato trovato il norovirus, un microrganismo che può diffondersi direttamente da persona a persona attraverso contatti orofecali o aerosol, oppure tramite acqua e cibo contaminati. (Corriere della Sera)

Torri del Benaco. Divieto di usare l’acqua a scopo potabile o alimentare fino a quando non saranno conclusi gli accertamenti sui campioni. L’ordinanza destinata ai circa 3 mila cittadini di Torri del Benaco, sulla costa veronese del lago di Garda, è arrivata dopo le 200-300 segnalazioni di gastroenterite acuta che sono arrivate da mercoledì 26 giugno. (QuiBrescia.it)

Oggi, sabato 29 giugno, alle ore 13, è andato in scena il terzo «video-comunicato» del sindaco di Torri del Benàco, Stefano Nicotra. (Corriere della Sera)

Gastroenterite a Torri del Benàco, l'esperto: «Una micro pandemia. Se il virus è nella falda va risanato l'acquedotto»

Video in Evidenza X Micaela Ramazzotti e Claudio Pallitto, primo red carpet assieme Micaela Ramazzotti e Claudio Pallitto, primo red carpet assieme IL CASO - L’epidemia sembrava inizialmente dovuta ad un solo virus nella rete idrica. (OGGI)

Cosa succede quando l'acqua, fonte primaria di vita, diventa un pericolo per la salute? È quanto sta accadendo a Torri del Benaco, dove un improvviso aumento di casi di intossicazione ha portato le autorità a vietare l'uso dell'acqua potabile. (La Voce di Rovigo)

Infettivologo, già professore ordinario di malattie infettive e parassitarie dell’università ed ex direttore della clinica di malattie infettive dell’azienda ospedaliera universitaria integrata, Concia il grande «untore del lago» - vale a dire il norovirus - lo conosce bene. (Corriere della Sera)