La lettera di Filippo Turetta ai genitori: «Ho perso la persona più importante della mia vita, mi merito tutto questo»

Questa è la lettera pubblicata dal Corriere della Sera. «Adesso sono nel carcere di Halle. Mi sono fatto arrestare l'altra sera a lato di un'autostrada in Germania. Non riuscivo più a suicidarmi, e dopo giorni ho deciso di costituirmi. Mi hanno prima portato in una sala interrogatori, mi hanno fatto spogliare e raccolto tutti i miei vestiti dentro appositi sacchetti di plastica. Mi hanno fatto diverse foto, anche alle mani o alle ferite, e hanno preso dei campioni dalle mie mani. (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altre testate

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare per un caso di questa portata, il processo potrebbe concludersi in pochissime udienze. (La Voce di Rovigo)

“Questo non è un processo contro i femminicidio – ha detto – ma contro il singolo che si chiama Turetta e che risponderà dei reati che gli sono contestati”. E posto dei paletti al processo mediatico. (Nicola Porro)

Mi sono fatto arrestare l'altra sera a lato di un'autostrada in Germania. Non riuscivo più a suicidarmi, e dopo giorni ho deciso di costituirmi. (Corriere della Sera)

Femminicidio Giulia Cecchettin, la lettera di Filippo Turetta ai genitori: “Capirei se voleste rinnegarmi”

Inizia lunedì 23 settembre il processo a Filippo Turetta, reo confesso per la morte dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, la studentessa 22 enne di Vigonovo (Venezia) il cui corpo è stato trovato il 18 novembre scorso nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone. (Corriere della Sera)

Filippo Turetta, lo studente 22enne reo confesso dell'omicidio ell'ex fidanzata Giulia Cecchettin avvenuto a novembre, è attualmente detenuto nel carcere di Verona e si sta preparando per l'interrogatorio previsto per il 25 ottobre davanti ai giudici della Corte d’Assise di Venezia. (L'HuffPost)

Non so se ho ancora il coraggio di guardarvi in faccia”. – Trapela il contenuto di una lettera scritta da Filippo Turetta, reo confesso dell’assassino di Giulia Cecchettin, ai genitori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)