I disturbi alimentari tra i più giovani. Nel 2024 sei ricoveri tra i minori: "Spesso c’è un disagio psicologico"

La spirale è iniziata subito dopo la pandemia: chiuse nelle loro camerette, tagliate fuori dalla scuola e dai contesti sociali che erano la loro quotidianità, le adolescenti si sono scoperte fragili, insoddisfatte, ansiose.Negli ultimi anni c’è stato un grosso aumento dei casi di ‘dna’, abbreviazione che sta per disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Dal 2012 ogni anno il tema viene ricordato anche nella ‘giornata lilla’, il 15 marzo, che ora è diventata ‘settimana lilla’, iniziata già sabato. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altri media
Studio che, riporta l’Adnkronos, è stato recentemente pubblicato sulla rivista Nutrients, e ha fornito spunti per ottimizzare e personalizzare il percorso di recupero dei pazienti, lavorando in modo strategico sull’assunzione di calorie e proteine. (Luino Notizie)
– Mangiano di nascosto o nascondono il cibo; mostrano cambiamenti nelle abitudini alimentari, ad esempio tagliano il cibo in piccoli pezzi o spostano il cibo nel piatto; saltano i pasti; diventano maniacali nella preparazione del cibo ed evitano interi gruppi di alimenti; mostrano segni indiretti di condotte compensatorie, come chiudersi in bagno in particolare dopo i pasti; manifestano fluttuazioni del tono dell’umore e alterazioni del sonno, aumentano l’attività fisica. (insalutenews)
Stefano Vicari, professore ordinario all’università Cattolica responsabile di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, da anni vive giornate di lavoro che iniziano la mattina… (Repubblica Roma)
Leggi tutta la notizia I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione tra i giovanissimi sono un problema serio. (Virgilio)
Solo in Italia, si ipotizza che ci siano almeno 5 milioni di giovani a soffrire di anoressia, bulimia e ‘Binge Eating Disorder’, il disturbo da alimentazione incontrollata. I disturbi alimentari sono tanti e insidiosi, colpiscono sia il fisico che la mente di chi ne soffre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Anche con una campagna di sensibilizzazione e informazione estesa ai più giovani, alle famiglie, alla comunità del Chianti. Nel Comune di Greve in Chianti l’azione comunicativa che ruota intorno alla complessità di questa tematica, che riguarda non solo chi ne soffre ma anche le famiglie dei malati, si è tradotta nella realizzazione simbolica di una panchina lilla, collocata in piazza Terra madre, dipinta dal gruppo della Consulta dei Giovani di Greve in Chianti “Chianti senza limiti”. (gonews)