Petrolio, la fiammata dell’oro nero e gli scenari legati al Medio Oriente

Crisi in Medio Oriente e prezzi del petrolio alle stelle. Mentre i pasdaran iraniani minacciano di colpire le raffinerie e i giacimenti di gas israeliani se lo Stato ebraico attaccasse l’Iran – così le Guardie della rivoluzione citate dal Teheran Times – il greggio viaggia intorno ai massimi. Carburanti, ecco qual è l'incidenza delle tasseMissing Credit Le quotazioni del greggio Il Wti americano, dopo il balzo del 5% di giovedì, continua a salire toccando quota 74 dollari mentre il Brent europeo viaggia intorno ai 78 dollari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Che nell’ottava dei mercati hanno portato il Brent, riferimento europeo per le quotazioni di greggio, sopra 78 dollari al barile, l’8% in più di una settimana prima. Venerdì sera il presdente americano Biden ha suggerito a Tel Aviv di “pensare alternative” all’attacco ai pozzi di petrolio iraniani. (la Repubblica)

Quotazioni del petrolio poco mosse dopo il balzo della vigilia sul levitare della tensione per la crisi in Medio Oriente. . (Tiscali Notizie)

Il petrolio chiude con un balzo a New York, dove le quotazioni salgono del 4,55% a 73,29 dollari al barile, sull'onda della minaccia di una risposta Usa-Israele agli impianti petroliferi iraniani. (Tiscali Notizie)

Grafico del giorno - Petrolio (OIL) (04.10.2024)

Il petrolio si muove in lieve ribasso questa mattina, dopo i recenti rialzi in scia alle crescenti tensioni geopolitiche dopo l’attacco dell’Iran. Si chiude una settimana che ha visto tra le commodity il Brent e il Wti protagonisti, con il bilancio dell’ottava che vede un +8% circa per entrambi (tra le migliori performance della settimana). (Finanza.com)

La prospettiva di un allargamento del conflitto, e la minaccia congiunta di Usa ed Israele di colpire le infrastrutture petrolifere iraniane, hanno fatto risalire il prezzo del greggio di circa il 10%. (Il Fatto Quotidiano)

Questo forte aumento è dovuto alle crescenti tensioni in Medio Oriente e alla crescente speculazione su possibili attacchi israeliani alle infrastrutture petrolifere iraniane. I mercati petroliferi hanno registrato un'impennata drammatica ieri, con il Brent che è salito del 5% raggiungendo i 77,62 dollari al barile, il livello più alto in oltre un mese. (XTB)