La Bertram Tortona si candida al ruolo di outsider contro i “soliti noti” Milano e Bologna
Con ben tre anticipi fissati nella serata di domani 28 settembre, riprenderà il campionato di serie A, in cui tanto è cambiato ma col rischio che non sia cambiato molto ai suoi piani più alti. Il weekend di Supercoppa concluso dalla solita finale Olimpia-Virtus ne è stata una prima dimostrazione, con meneghini e felsinei non ancora al picco della forma ma già capaci di imporre in campo grandi differenze di valori tecnici nei confronti di altre squadre del torneo (Venezia e Napoli, nel caso della kermesse di Bologna). (La Stampa)
Su altri media
Olimpia e Virtus hanno giocato le ultime quattro finali e tre scudetti sono finiti nella sala dei trofei di Milano. Il solco scavato attorno al loro castello è ancora piuttosto profondo anche se l’estate ha avvicinato i “nemici”, almeno sulla carta. (La Gazzetta dello Sport)
Stagione lunga e impegnativa fino a giugno 2025, che avrà una appendice tardo-estiva nei 42° campionato europeo per nazioni in programma tra il 27 agosto e il 14 settembre 2025 da incastrare con il torneo di EuroLeague e le finestre di qualificazione FIBA di novembre e febbraio. (Pianetabasket.com)
Riparte il campionato di basket di serie A. Subito con tre anticipi di grande livello: Reggio Emilia contro Trento, Trapani contro Virtus Bologna e Dinamo Sassari contro Scafati. (ilmessaggero.it)
Sabato 28 settembre si apre la nuova stagione di LBA Serie A con i tre anticipi serali della prima giornata e il big-match tra la neo-promossa Trapani Shark e la Virtus Segafredo Bologna in programma su Eurosport 2 e discovery+ . (Eurosport IT)
9° posto: Reggio Emilia Dopo l’articolo sulla 4a fascia, in questo BU Serie A Power Ranking 2024-2025 è il momento di parlare della 3a, ovvero quella che porta a una salvezza tranquilla ma anche all’amarezza di non aver raggiunto i playoff. (BasketUniverso)
Stavo meglio in spiaggia, giù dal mio nuovo focoso amico Antonini che ha un buffet stellato al palasport. Invece di ambire a farsi forti, molti club sperano che quelle due smettano di spendere». (Corriere della Sera)