Antonio Catricalà: morto suicida – chi è, età, carriera, moglie, figli
Antonio Catricalà era sposato ed aveva due figlie.
Antonio Catricalà è stato un avvocato, magistrato, dirigente pubblico e politico italiano.
L’uomo era nato a Catanzaro il 7 febbraio 1952 ed è morto il 24 febbraio a Roma.
La moglie di nome Diana, dirigente di prima fascia; una delle due figlie, di nome Giulia aveva vinto recentemente un concorso di poesia
Antonio Catricalà è morto suicida nella sua casa di Roma, nel quartiere Parioli. (Puglia 24 NEWS)
La notizia riportata su altri media
LEGGI ANCHE > > > Antonio Catricalà, tragica fine per l’ex sottosegretario: si indaga sul suicidio. Antonio Catricalà, la diagnosi che lo ha ucciso. Stando a quanto raccontato dalla moglie Diana Agosti ancora sotto shock, Antonio Catricalà si sarebbe tolto la vita perché un po’ depresso da qualche giorno. (BlogLive.it)
Gli agenti hanno raccolto anche una serie di documenti per ricostruire le ragioni che avrebbero portato Catricalà a togliersi la vita, senza lasciare alcun biglietto o messaggio. Per sei anni è stato presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dal 2005 al 2011. (Imola Oggi)
L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e ex Garante dell’Antitrust Antonio Catricalà è stato trovato morto sul balcone del suo appartamento nel quartiere Parioli, aveva 69 anni. (Strade & Autostrade)
Antonio Catricalà, ex garante dell’Antitrust, si è tolto la vita nella sua abitazione. Nel 2017 è diventato presidente di Adr Aeroporti di Roma e pochi giorni fa era stato nominato alla guida dell’Istituto Grandi Infrastrutture (Notizie.it )
Sky, come richiedere il rimborso per i servizi non goduti. L’Antitrust però non può garantire ai consumatori un rimborso, in quanto la multa va a colpire la società e non ha effetti sul singolo consumatore. (Tecno Android)
Mamma e donna in carriera, Diana Agosti nel 1984 è entrata per la prima volta a Palazzo Chigi. editato in: da. Diana Agosti è la vedova di Antonio Catricalà e madre delle sue due figlie, Michela e Giulia. (DiLei)