Hey Joe | Claudio Giovannesi, il ritorno di James Franco e un film da vedere
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ROMA – Vittime di guerra. Non soltanto i corpi martoriati, che affollano i campi e i mari di battaglia, impossibilitati a far ritorno. Ma anche coloro che la porta di casa l’hanno raggiunta nuovamente, feriti nell’animo, nella memoria e ancora sui corpi, tappezzati di cicatrici, che un po’ ricorderanno la morte e un po’ ricorderanno l’amore. Quello repentino, necessario e intenso, capace di alleviare i dolori e l’isolamento della guerra, più di ogni altra cosa. (The Hot Corn Italy)
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OPINIONI | Hey Joe, la recensione VIDEO | Qui per l’intervista integrale: (The Hot Corn Italy)
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E l’oceano? Il veterano della Seconda guerra mondiale – e Corea, e Vietnam – Dean Barry (James Franco) torna dal New Jersey a Napoli all’inizio degli anni Settanta per conoscere suo figlio: venticinque anni di assenza sono colmabili? Ormai uomo fatto, Enzo (Francesco Di … (Il Fatto Quotidiano)
Penso che succederà». Il figlio (Francesco Di Napoli) lo ritrova contrabbandiere e per nulla interessato a lui. (Vanity Fair Italia)
L’ANTEPRIMA «Le guerre le fanno gli uomini ma le conseguenze ricadono sulle donne e sui figli», afferma Claudio Giovannesi che alla Festa di Roma, sezione Grand Public, ha regalato emozioni forti con Hey Joe, protagonista un toccante James Franco tornato al cinema dopo le accuse di molestie sessuali lanciate in pieno #MeToo. (ilmessaggero.it)
"Hey Joe" di Giovannesi con James Franco: "La barriera linguistica è una metafora della vita" (La Stampa)