Sanna attacca Bucci sulla giunta: "Sottomesso ai partiti"
Dalla fumata grigia al "commissariamento politico" della nuova giunta regionale, così il centrosinistra commenta e attacca le modalità di formazione della nuova squadra del presidente Marco Bucci. Matassa da sbrogliare Il rebus caselle non è ancora sciolto, nonostante i doppi vertici che si sono tenuti nel fine settimana. Al centro della diatriba, al momento, c'è l'assessorato savonese, che balla tra due o tre nomi, e che per ora non sembra trovare risoluzione. (Primocanale)
La notizia riportata su altri giornali
Che definitiva forse non sarà, perché le lagnanze del governatore potrebbero trovare una sponda a tutti i livelli - nazionale e locale - con l'obiettivo di ampliare in un modo o nell'altro la squadra di governo che dovrà amministrare la Liguria nei prossimi cinque anni. (IVG.it)
Fumata grigia nella serata di ieri per il vertice in Regione che si ipotizzava potesse essere l'ultimo prima della formazione della nuova giunta. I nomi degli assessori sono stati rimandati di una settimana perché manca ancora il tassello relativo alla provincia di Savona, un tema molto caro al neo presidente Marco Bucci (Primocanale)
Nel frattempo l'oramai sindaco uscente di Genova avrebbe deciso su chi puntare per quell'assessorato: si tratta dell'oculista di professione Massimo Nicolò. Già vicesindaco di Bucci e uomo di partito, vicinissimo a Fratelli d'Italia. (Primocanale)
Cosa manca - Il tassello mancante della squadra resta quello dell'assessore che deve rappresentare in Giunta la provincia di Savona: i sette nomi originali, quelli che i partiti avevano scelto in prima istanza, non contenevano savonesi, ora bisogna inserirne uno. (Telenord.it)
"Mentre la Regione è ferma dal 7 maggio, il buco della sanità aumenta ogni giorno alla stessa velocità con cui si allungano le liste di attesa e la città di Genova è senza il suo sindaco e il suo assessore con le deleghe più importanti, il nuovo presidente della Regione Liguria non riesce a chiudere la squadra della sua giunta perché deve fare i conti con i capricci sulla spartizione delle poltrone dei partiti da cui dipende, nonostante si professi da sempre non sottomesso alla politica”. (IVG.it)
"Mentre la regione è ferma dal 7 maggio, il buco della sanità aumenta ogni giorno alla stessa velocità con cui si allungano le liste di attesa e la città di Genova è senza il suo sindaco e il suo assessore con le deleghe più importanti, il nuovo presidente della Regione Liguria non riesce a chiudere la squadra della sua giunta perché deve fare i conti con i capricci sulla spartizione delle poltrone dei partiti da cui dipende, nonostante si professi da sempre non sottomesso alla politica”. (Genova24.it)