Sciogliere l'Assemblea per la disfatta alle Europee. La scommessa finita male
È stato un anno impegnativo, il 2024 di Emmanuel Macron, di professione presidente della Repubblica francese. Un anno sempre sul filo del rasoio, tra spericolatezza e arroganza politica. La decisione clou è quella che prende all'indomani delle elezioni europee, il 9 giugno. La coalizione che lui guida si infrange contro il trionfo del gruppo di estrema destra guidato dal Rassemblement National di Jordan Bardella e Marine Le Pen, che incassa il 31,3 per cento dei voti, mentre la macroniana Ensemble naufraga. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
Macron, si sa, soffre di deliri di onnipotenza. Presa una brutta scoppola alle europee, ha sciolto l’Assemblea nazionale, contando di nuovo sulla fragilità della sinistra e sulla robustezza del “barrage républicain”, ma gli è andata male. (il manifesto)
»Dite no alle leggi commerciali dettate da altri e che solo noi rispettiamo ancora. Dite no a tutto ciò che ci rende dipendenti da altri senza compensazione e senza preparare il nostro futuro«, ha detto il Presidente nel suo discorso televisivo. (Corriere del Ticino)
Un’ammissione chiara, senza ambiguità. «Devo proprio riconoscere che lo scioglimento ha portato per il momento più divisioni all’Assemblée che soluzioni per i francesi». (Il Sole 24 ORE)
Lo scioglimento dell’Assemblea nazionale lo scorso giugno «ha provocato più divisioni che soluzioni per i francesi». A nove mesi dalla mossa che ha scioccato la Francia, precipitandola verso improvvise elezioni anticipate la scorsa estate, Emmanuel Macron riconosce di aver sbagliato. (Open)
Notre Dame torna al suo splendore. L'inaugurazione in pompa magna (AGI - Agenzia Italia)