Medici di base, la riforma: l'ipotesi di renderli lavoratori dipendenti, cosa potrebbe cambiare

Medici di base assunti dalle Case di Comunità. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, l’esecutivo starebbe lavorando a un testo di legge per introdurre una novità di tipo contrattuale per medici specializzati in Medicina generale: il medico di base da libero professionista, convenzionato al Sistema Sanitario nazionale e con specifici obblighi, diventerebbe dipendente. Una novità che dovrebbe interessare i nuovi medici di famiglia mentre chi resta in libera professione negli studi - oggi contiamo circa 40 mila medici di base in Italia - dovrà mettere a disposizione un numero minimo di ore per la Sanità territoriale tra le 14 e le 16 a settimana. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

I nuovi medici di famiglia saranno assunti direttamente dal Servizio sanitario nazionale per lavorare sul territorio a cui saranno assegnati dai distretti. Prioritariamente alle oltre 1.400 case di comunità che apriranno in tutta Italia entro metà del prossimo anno grazie ai fondi del Pnrr. (Nurse Times)

E questo grazie alla nuova convenzione, che per molti aspetti diventa operativa nel 2025, attivando finalmente, per i medici di medicina generale, il ruolo unico. Cosa significa? Che non c’è più differenza, ad esempio, tra medici di famiglia e medici di continuità assistenziale. (Sanità24)

Introduzione Non solo. I medici di base freschi di specializzazione non saranno più, come succede oggi, dei liberi professionisti che siglano una convenzione con il Ssn in base alla quale tenere aperti i loro ambulatori per alcune ore al giorno. (Sky Tg24 )

Medici di famiglia, si cambia: i nuovi nelle Case di comunità

Medici di famiglia dipendenti e centralità delle Case di comunità, cambi nella formazione dei giovani medici del territorio (valutata positivamente) e ora l’anno nuovo parte con una proposta del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che sarebbe via di definizione con l’apporto di alcune regioni. (Quotidiano Sanità)

I Medici di famiglia saranno assunti dirattemente dal Servizio sanitario Nazionale per lavorare sul territorio dove saranno poi assegnati nelle 1400 Case di Comunità. Medici di famiglia, la riforma prevede di renderli lavoratori dipendenti. (- DottNet)

I giovani dottori che decideranno dopo la nuova specializzazione universitaria in cure primarie di diventare medici di famiglia non saranno più infatti come oggi dei “liberi professionisti” che siglano una convenzione... (NT+ Enti Locali & Edilizia)