A Lamezia la vice presidente nazionale Confcommercio per l’evento dell’Ente Bilaterale Commercio e Terziario su welfare e servizi

Mercoledì 6 novembre alle ore 9:30 nella sala congressi dal T Hotel di Feroleto si terrà il convegno “Welfare servizi e formazione nel settore terziario” promosso dall’Ente Bilaterale Commercio Terziario e Servizi (Ebt) Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia in collaborazione con il Consiglio Provinciale Consulenti del Lavoro di Catanzaro. Ai lavori prenderà parte la vice presidente nazionale Confcommercio Donatella Prampolini. (Corriere di Lamezia)

Su altre testate

L’industria automobilistica rappresenta da sempre una colonna portante dell’economia italiana, e in particolare di quella piemontese. Tuttavia, gli ultimi dati emersi dall’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana, condotto dall’Anfia e dalla Camera di Commercio di Torino, dipingono un quadro preoccupante per il futuro di questo settore strategico. (wigglesport.it)

L’elemento di maggiore criticità si conferma il mercato interno, un fattore legato perlopiù al calo dei volumi produttivi di Stellantis in Italia , con una previsione di contrazione dei ricavi per due aziende su tre e un salto tra attese positive e negative a quota -40%. (Il Sole 24 ORE)

Una pessima notizia per l’industria italiana, dato che il 30% dei componenti delle auto tedesche è Made in Italy e che l’indotto è già affaticato dalla crisi degli impianti di Stellantis: per un’impresa della componentistica su tre è prevista una contrazione dell’occupazione. (Corriere della Sera)

La rivoluzione elettrica: un bivio per l’industria automobilistica tedesca

Con un quarto di forza lavoro che è già fuori dai giochi, almeno stando a quanto affermato all’interno di uno studio commissionato dall’associazione dell’industria automobilistica VDA. La necessità di dare vita ad una mobilità realmente sostenibile, infatti, potrebbe condurre alla perdita di ben 186mila posti di lavoro entro il 2035, nel settore. (ClubAlfa.it)

Un recente studio condotto da Prognos prevede la perdita di 186.000 posti di lavoro entro il 2035, una cifra allarmante che mette in luce le profonde trasformazioni in atto nel settore. La rivoluzione elettrica, pur promettendo un futuro più sostenibile, porta con sé una serie di sfide complesse, prima fra tutte la riduzione della forza lavoro. (l'Automobile - ACI)