Perseguitata dal fidanzato: "Ho chiesto aiuto dopo la morte di Giulia"
È passato un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin. Una tragedia che ha sconvolto l’Italia e ha spinto sempre più ragazze a denunciare le violenze fisiche e psicologiche subite. La morte di Giulia, uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta (che rischia l’ergastolo: la sentenza il 3 dicembre), è stata la molla che ha portato anche Anna a chiedere aiuto a ‘Rompi il silenzio’. Anna (nome di fantasia), giovane studentessa riminese che oggi ha 20 anni, si è rivolta all’associazione che aiuta le donne vittime di violenza alcuni mesi fa. (il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altri media
A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne uccisa dall’ex fidanzato reo confesso e ora a processo Filippo Turetta, sono tante le manifestazioni di ricordo e affetto che gli studenti e le studentesse hanno voluto dedicarle. (Open)
Padova — Pretendeva silenzio il preside del liceo in cui ha studiato Giulia Cecchettin. E invece studentesse e studenti volevano fare rumore: un minuto di rumore contro i femminicidi e contro la radice di queste barbare uccisioni, già quasi un centinaio dall’inizio dell’anno. (la Repubblica)
"Il suo esempio ci ha dato una consapevolezza nuova", ha aggiunto Luca Martello. Il paese in provincia di Venezia dove viveva la ragazza - ha voluto ricordarla sulle note di un pianoforte, vista la passione che Giulia aveva per la musica. (la Repubblica)
Un anno fa era stata proprio la sorella di Giulia Cecchettin a chiedere di fare rumore: basta silenzio, diceva, dobbiamo farci sentire, dobbiamo urlare la nostra collera e il nostro dolore, dobbiamo denunciare il patriarcato che si nasconde dietro ogni femminicidio (la Repubblica)
Anzi, proprio perché è necessario interiorizzare questo evento, rielaborare un anno di riflessioni, dibattiti esternazioni, la nostra strada debba esssere quella del silenzio... «Cari ragazzi, ad un anno di distanza dalla drammatica morte di Giulia Cecchettin, di fronte a tanti discorsi che avvolgono la giornata di oggi, il nostro Liceo desidera dare una testimonianza significativa... (Corriere della Sera)
L'ex fidanzato Filippo Turetta l'ha accoltellata a morte, ma la ventiduenne di Vigonovo continua a vivere nel ricordo di chi l'ha amata, e resiste anche in chi non l'ha mai conosciuta. Un cortometraggio, la dedica in centinaia di lauree, più di trenta panchine rosse, disseminate da Nord a Sud, intitolate a lei. (La Gazzetta del Mezzogiorno)