Re Carlo in Australia, i politici dei 6 Stati del Paese danno forfait. I monarchici: “Un clamoroso insulto”

I capi degli esecutivi di Nuovo Galles del Sud, Victoria, Queensland, Australia Occidentale, Australia Meridionale e Tasmania non saranno ad accogliere il sovrano a Canberra venerdì 18 ottobre. Un atteggiamento "del tutto indifendibile" secondo la deputata liberale Bev McArthur. Questo è il primo viaggio del sovrano dopo la diagnosi di tumore: il tour si concluderà il 26 e passerà anche dalle isole Samoa ascolta articolo Si preannuncia un brutto inizio per il viaggio in Australia di Re Carlo III che al suo arrivo a Canberra non verrà accolto dai primi ministri dei sei Stati che compongono la federazione. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre fonti

Buckingham Palace ha preferito non entrare nella polemica, anche perché tutti gli Stati australiani avranno comunque dei loro rappresentanti all'evento. Del resto, rispetto a eventuali nuove polemiche sulla forma di governo del Paese, nei giorni scorsi era emerso come per lo stesso Carlo III spetti agli australiani decidere se rimanere una monarchia o diventare una repubblica. (Corriere del Ticino)

Lunedì 21 ottobre re Carlo III arriverà a Canberra, in Australia, insieme alla regina Camilla per la sua prima visita nello Stato da quando è salito al trono (la prima di un monarca britannico dal 2011), nonché per il primo viaggio ufficiale da quando ha avuto la diagnosi di un tumore a inizio anno. (Virgilio Notizie)

LONDRA – “Non ostacolerò l’Australia se vuole disfarsi della corona”. “Ho un profondo amore per il vostro Paese, ma non bloccherò iniziative per trasformarlo da monarchia in repubblica”, ha scritto… (la Repubblica)

Australia, Re Carlo clamoroso: "Nessun ostacolo se vogliono diventare una Repubblica"

Più che di un cerimoniale riservato ad un capo di Stato e soprattutto ad un re al vertice del Commonwealth, Carlo III, nel suo prossimo viaggio in Australia si dovrà accontentare di una accoglienza degna di un personaggio dei fumetti, o meglio, come lo ha definito qualche anti monarchico, di “una vecchia rock star al suo ultimo tour”. (Il Fatto Quotidiano)

Oggi, invece, ‘mutatis mutandis’ – si veda anche la recente apertura di Buckingham Palace all’ipotesi che il popolo australiano decida se il Paese debba restare una monarchia costituzionale o diventare una repubblica – a prevalere, anche nella monarchia britannica, è una sorta di ‘realpolitik’, una presa d’atto dei tempi che corrono. (CremonaOggi)

"Non ostacolerò l'Australia se vuole disfarsi della corona". Clamoroso dal Regno Unito: Re Carlo ha aperto alla possibilità che Camberra si sfili da Londra. "Ho un profondo amore per il vostro Paese - ha spiegato il sovrano in un messaggio alla vigilia del suo viaggio nell'ex colonia britannica -, ma non bloccherò iniziative per trasformarlo da monarchia in repubblica”. (Liberoquotidiano.it)