Il giurista Manes: “Il nuovo decreto sui Paesi sicuri, un mezzo per evitare altri contrasti”

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La Stampa INTERNO

Vittorio Manes è professore di diritto penale all’università di Bologna. Nel suo libro, Il Giudice nel labirinto, si è occupato dei rapporti tra fonti nazionali e sovranazionali. Lei pensa che aver inserito i Paesi sicuri in un decreto vincoli le decisioni dei giudici? «In linea di principio una legge si può discutere solo se è in contrasto con i principi costituzionali. E, se ricorrono i pres… (La Stampa)

Su altri media

L’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, infatti, sta lavorando a una norma nel nuovo decreto legge che potrebbe modificare il trattamento legale dei migranti trattenuti nei centri di permanenza per il rimpatrio (CPR). (Stranieri in Italia)

Resta, dunque, il problema, ma la soluzione, anche quella di lunedì scorso, che dovrà arrivare alla prova dell'interpretazione anch'essa, deve essere coerente con il sistema normativo nazionale e sovranazionale". (Tiscali Notizie)

Nessuna ammissione di responsabilità. Il governo proprio non ce la fa a dire che qualcosa potrebbe aver sbagliato sulla gestione del caso dei centri per i rimpatri italiani in Albania. La colpa è sempre degli altri e, in questo caso, dei giudici che hanno deciso di non convalidare il trattenimento dei 12 migranti. (LA NOTIZIA)

Due paginette, un solo articolo, via tutto ciò che potrebbe entrare in conflitto con il diritto europeo. Rimane l'elenco dei 19 paesi sicuri, rimane soprattutto il senso politico del provvedimento. (il Giornale)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Servizio di Luigi Ferraiuolo (TV2000)

Oseremmo dire anche una notizia da prima pagina. Il parere di Mirabelli è, anzi sarebbe, di grande rilievo. (Nicola Porro)