I roghi della violenza: quando la protesta diventa intollerabile

Un fantoccio che brucia. Il volto del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ridotto a cenere simbolica in mezzo a un corteo di studenti. Torino, venerdì, cuore della protesta contro il governo Meloni. Una scena che richiama i tempi bui della storia, quando il fuoco si usava per purificare, condannare, annientare. E invece no, stavolta non c’è nessun tribunale dell’Inquisizione: ci siamo noi, nel 2024, a guardare sgomenti l’ennesima degenerazione di una piazza che non sa più dove fermarsi. (Famiglia Cristiana)

Su altre fonti

Così una nota l’ufficio stampa di Italia Viva. (Civonline)

Fantocci dei ministri a fuoco, e scontri con le forze dell’ordine. Studenti in piazza in tutta Italia, nella forma di uno “sciopero nazionale studentesco”, contro le politiche del Governo Meloni. (Il Sole 24 ORE)

A Torino, quindici poliziotti dei reparti mobili sono stati costretti alle cure del pronto soccorso a causa dell'esplosione di un fumogeno urticante. Gli agenti di polizia sono finiti ancora una volta nel mirino dei collettivi rossi, che durante le odierne manifestazioni studentesche di piazza sono andati allo scontro con i tutori dell'ordine. (il Giornale)

No Meloni day, 400 studenti in piazza: cartelli Pro-Pal con politici insanguinati, Schlein compresa

Dopo i disordini che si sono registrati durante la manifestazione della scuola a Torino, che hanno portato al ferimento di alcuni agenti, arriva la condanna della premier Meloni: "Spero che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze". (Fanpage.it)

GRAMMA (Avvenire)

Sono circa quattrocento i giovani che partecipano alla manifestazione, che si è messa in marcia con cori e fumogeni e che si è diretta, come prima tappa, verso l’Ufficio scolastico regionale di corso Vittorio Emanuele II. (La Repubblica)