Forte tempesta geomagnetica in arrivo tra il 10 e l'11 ottobre: cosa sapere
Introduzione Secondo le previsioni degli esperti del Centro di previsione meteorologica spaziale dell'agenzia statunitense (Noaa), la tempesta potrebbe far parte della classe G4, la seconda più intensa in assoluto. Potrebbe comportare alcuni problemi legati alla rete elettrica, oltre a danni ai satelliti in orbita intorno alla Terra, blackout radio e anche interruzioni nei sistemi di navigazione satellitare. (Sky Tg24 )
La notizia riportata su altri giornali
Oltre allo spettacolo naturale delle aurore visibili a latitudini molto più basse del normale, questa tempesta potrebbe causare anche problemi tecnici. Una forte tempesta geomagnetica è prevista in queste date, con il rischio che raggiunga la classe G4, la seconda più intensa su una scala che va da G1 a G5, secondo il Centro di previsione meteorologica spaziale del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration). (ilmattino.it)
Diciamo forse perché con le aurore boreali, le luci del Nord come sono chiamate spesso, fare previsioni precise è praticamente impossibile, data si tratta di un fenomeno un po’ sfuggente, basta poco per modificarlo. (Il Sole 24 ORE)
Poi è importante piazzarsi in un punto privo di inquinamento luminoso, dunque zone di campagna dalle quali è più facile vedere il cielo. Innanzitutto, la serata deve essere serena e priva di nuvole. (LA NAZIONE)
Uno spettacolo naturale che emoziona. Ecco i consigli per la visione (LA NAZIONE)
Un fenomeno che viene associato ai rigidi inverni lapponi ma che, oggi, potrebbe spingersi fino alle nostre latitudini. E per questa sera non vengono in mente programmi migliori, perché lo spettacolo che potrebbe offrirci la volta celeste si avvicina molto a quell’alone di luce rossastra, l’aurora boreale, che ha attraversato i cieli d’Italia a maggio. (il Resto del Carlino)
MeteoWeb Una nube di plasma solare è in rotta di collisione con il nostro pianeta e potrebbe causare una tempesta geomagnetica classe G4, considerata severa. Una pioggia di protoni ad alta energia, causata da una tempesta di radiazioni solari (S3), sta già colpendo l’atmosfera terrestre. (MeteoWeb)