Il fratello di uno dei rapiti: “Ora che Sinwar è morto, Netanyahu non ha più scuse. Deve salvarli”

GERUSALEMME — Che la morte di Yahya Sinwar possa considerarsi una buona notizia per la sorte degli ostaggi, secondo Danny Elgarat, è ancora tutto da vedersi. «Dipenderà da cosa succederà ora», spiega a Repubblica. Ma su una cosa Elgarat, il cui fratello, Itzik, 69 anni, è uno dei 101 prigionieri a Gaza, non ha dubbi. «È il momento di muoversi, con la massima urgenza». Il 7 ottobre Itzik è stato r… (la Repubblica)

Su altri giornali

L’eliminazione dei principali responsabili dei massacri del 7 ottobre era l’obiettivo numero uno delle forze armate israeliane. Il capo militare palestinese, Mohammed Deif, è stato ucciso il 13 luglio in un raid a Khan Younis, sepolto sott… (La Stampa)

Che sorpresa, che orgoglio per i soldati. E lo era. (il Giornale)

Sono state poche le immagini di Yahya Sinwar che hanno raggiunto il grande pubblico, soprattutto quello europeo, statunitense, occidentale. E tra le poche, la più diffusa sarà di certo l’immagine del suo corpo senza vita tra le macerie di un edificio, circolata così rapidamente sui social subito dopo la notizia della sua probabile uccisione a Tel el Sultan. (il manifesto)

Con l’uccisione di Sinwar si chiude il più sanguinoso rastrellamento della storia

Sembra ferito e a un certo punto lancia un bastone, che ha in mano, contro il drone. Pochi minuti dopo il leader di Hamas viene ucciso (Corriere TV)

Prima della morte di Sinwar, i più noti personaggi del cosiddetto “asse della resistenza” eliminati erano Hassan Nasrallah, storico leader del Partito di Dio, ucciso il 27 settembre a Beirut insieme al vice comandante della Forza Quds dei Pasdaran in Libano e ad altri alti ufficiali, e il predecessore di Sinwar, Ismail Haniyeh. (Il Fatto Quotidiano)

Alla fine Yahya Sinwar è caduto nella rete del più grande rastrellamento della storia. Un’attività condotta con la massima potenza di fuoco pur di eliminare gli avversari, che ha trasformato Gaza in una distesa… (la Repubblica)