Cina - Bilancia commerciale straripante, ma la borsa langue

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Websim ECONOMIA

Banca Centrale: la Cina "è sulla buona strada" per centrare il target di crescita del Pil nel 2024 di "circa il +5%" grazie alla "serie di politiche incrementali introdotte da settembre Fatto Le borse della Cina scendono nonostante gli ottimi dati della bilancia commerciale cinese. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen -1%. Hang Seng di Hong Kong -1,2%. TAIEX di Taipei -2,2%. La Cina "è sulla buona strada" per centrare il target di crescita del Pil nel 2024 di 'circa il +5%', grazie alla "serie di politiche incrementali introdotte da settembre che hanno notevolmente rafforzato la ripresa". (Websim)

Su altri media

Nel 2024, la Cina ha raggiunto un traguardo storico nel commercio internazionale, registrando un livello record di esportazioni superiori a 25.000 miliardi di yuan. Questo rappresenta un incremento significativo del 7,1% rispetto all’anno precedente, consolidando ulteriormente la posizione della nazione come leader globale nel commercio estero. (Agenparl)

È quanto emerge dai dati diffusi dalle dogane di Pechino, a una settimana dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, che potrebbe scatenare la preannunciata guerra commerciale e forse anche la prospettiva di pesanti dazi in arrivo ha contribuito ad alimentare la richiesta di prodotti cinesi nell’ultima parte dell’anno (+10,7% di vendite in dicembre). (RSI)

La Cina ha chiuso il 2024 con un surplus commerciale record in rialzo del 21% a 992,16 miliardi di dollari grazie all’impennata dell’export (+5,9% a 3.580 miliardi), mentre imprese e famiglie hanno speso con cautela e frenato l’import (+1,1% a 2.590 miliardi). (ilMetropolitano.it)

Il dominio globale della manifattura cinese cresce e si estende ormai ad ogni settori, inclusi quelli tecnologicamente più avanzati come le auto elettriche e semiconduttori. Valori, tenendo conto dell’inflazione, mai visti prima in nessun paese, se non negli anni immediatamente successivi alle due guerre mondiali. (Il Fatto Quotidiano)

A poche ore dall’improvviso stop all’acquisto di titoli di Stato Pang Gongsheng, Governatore della Banca centrale cinese, interviene in apertura della 18esima edizione dell’Asian financial forum organizzato da Governo di di Hong Kong e dall’HKTDC rendendo merito al contributo dei servizi finanziari dell’ex colonia britannica all’economia di Pechino. (Il Sole 24 ORE)

È quanto emerge dai dati diffusi dalle Dogane di Pechino, ad una settimana dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e con il probabile inizio di una nuova guerra dei dazi. Le imprese e le famiglie, invece, hanno speso con cautela e frenato l'import al +1,1%, 2.590 miliardi. (Sky Tg24 )