Equalize, la società che si vantava di "fregare tutta l'Italia": ecco come hanno violato i dati di 800mila persone
Il sito di Equalize, la società al centro dello scandalo dossier, è stato appena buttato giù. Offline. Irraggiungibile. Di quella che si presentava come società di analisi e rischi aziendali, che nella propria descrizione precisava di essere nata “dal principio di legalità come valore etico primario e precondizione per la crescita del business delle aziende” oggi in rete non restano che gli artic… (La Stampa)
Ne parlano anche altre fonti
Dall'inchiesta della Dda di Milano emerge un "evidente pericolo" per la sicurezza nazionale. Dossier anche su Jacobs (LAPRESSE)
Milano, la vivace capitale economica e culturale d’Italia, attira persone da tutto il mondo per le sue opportunità lavorative, università di prestigio e la sua scena artistica e culturale. Tuttavia, vivere a Milano può risultare costoso, soprattutto in alcuni quartieri. (Proiezioni di Borsa)
Stefano Speroni, direttore degli Affari legali di Eni, è tra gli indagati per concorso in accesso abusivo. (Milano Finanza)
Per aprire una cassaforte serve la combinazione e Nunzio Samuele Calamucci, 44 anni, socio e super tecnico di Equalize, è riuscito a fare di meglio: ha arruolato chi ha creato il forziere e si occupa della manutenzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), istituita nel 2021 con il compito di tutelare la protezione nello spazio cibernetico, oltre che prevenire e mitigare il maggior numero di attacchi. (ilmessaggero.it)
Viene tirata in ballo anche la Chiesa nell'indagine che vede al centro la società Equalize e i presunti dossieraggi illeciti o falsi fatti dietro pagamento. (L'HuffPost)
In una conversazione del dicembre 2022 «tra le tante captate sul tema "Russia" e degli attacchi hacker in Italia», il gruppo al centro dell'inchiesta della Dda di Milano «discute sulle proprie attività d'intelligence sul tema e sui ricavi che ne può ottenere anche in relazione ad un mandato che asseriscono provenga direttamente dalla Chiesa». (Corriere Milano)