Medio Oriente: Iran – Israele, guerra aperta o ‘facciamo ammoina’
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Va a vuoto la risposta dell’Iran alle mazzate d’Israele sugli Hezbollah: al calare della notte di martedì 1 ottobre, il regime di Teheran lancia almeno 180 missili balistici contro Israele, dopo che, nel giro di due giorni, gli israeliani hanno ucciso il capo degli Hezbollah Hassan Nasrallah, hanno decimato i capi del ‘partito di Dio’, hanno martellato le postazioni dei miliziani fin dentro Beirut, facendo centinaia di vittime, forse 800; e sono entrati con forze di terra nel sud del Libano, costringendo centinaia di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case. (Giampiero Gramaglia – Gp News)
Su altri media
Quali sono gli obiettivi di Iran e Israele, cosa cambierà con per Hezbollah dopo la morte di Nasrallah e quali sono i rischi per le truppe Unifil in Libano. Conversazione con il Generale Vincenzo Camporini. (Start Magazine)
"L'Iran ha commesso un grosso errore e pagherà per questo". Sono durissime le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu in apertura della riunione del gabinetto di sicurezza dopo l'attacco con 200 missili sferrato dall'Iran contro Israele. (Adnkronos)
Un copione molto simile a quello dello scorso aprile che, nonostante gli annunci di Teheran sulla conclusione dello stesso, ora rimette la prossima mossa nelle mani di Israele. La Repubblica islamica ha lanciato contro lo Stato ebraico circa il doppio dei missili balistici rispetto al precedente attacco dello scorso aprile e sarà molto difficile che questa volta la risposta sia blanda: "L'Iran ha commesso un grosso errore stasera, e ne pagherà le conseguenze", ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu al gabinetto di sicurezza. (il Giornale)
Missili iraniani su Israele L'Iran ha lanciato un attacco missilistico contro lo Stato ebraico. L'azione è stata di vasta portata, con oltre 180 missili balistici, ma limitata nel tempo. La maggior parte è stata intercettata dalle difese aeree israeliane o dalle forze aeree alleate prima di raggiungere Israele, mentre le sirene suonavano in tutto il Paese. (Today.it)
«Recatevi subito in un’area protetta, non uscite e aspettate il messaggio di cessato pericolo» era il testo apparso sullo schermo di milioni di telefoni cellulari israeliani. L’allarme è scattato intorno alle 18.30. (il manifesto)
Momani ha sottolineato che la responsabilità principale di Amman è quella di proteggere il proprio paese e i suoi cittadini e che la Giordania "non sarà un campo di battaglia" per nessuna delle parti in conflitto in Medio Oriente. (Tiscali Notizie)