Israele e la caccia ai nemici: "L’erede di Nasrallah è morto". L’ultimo obiettivo è il capo di Hamas

In ebraico la chiamano, con una certa eleganza, sikul memukad, vale a dire "prevenzione mirata". Ma, diciamolo, effettuati in guerra e pure in tempo di pace, vuoi con droni, missili, bombe che con cecchini, le eliminazioni di nemici e comandanti di milizie terroristiche sono a tutti gli effetti omicidi mirati. E il Mossad, specie quello guidato da un duro come Meir Dagan, ne fu largo e spietato utilizzatore, come del resto lo Shin Bet e, con le bombe di precisione, l’Idf. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

In queste immagini le conseguenze dell'attacco di israele in un campo profughi palestinese in Libano, Beddawi, in cui è stato ucciso Saeed Atallah, un leader delle Brigate Al-Qassam, l'ala armata di Hamas, e tre membri della sua famiglia: la moglie e le sue due figlie. (ilmessaggero.it)

Questa notte è toccato a Saeed Atallah, uno dei leader delle brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, ucciso in un attacco con drone contro il campo profughi palestinese di Beddawi nella città di Tripoli, nel nord del Libano. (il Giornale)

L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato in una nota congiunta che il capo dell'aviazione di Hamas è stato ucciso in un attacco aereo: Samer Abu-Daqa era tra i terroristi che hanno pianificato l'infiltrazione in Israele il 7 ottobre con parapendii e droni, afferma la dichiarazione precisando - secondo quanto riporta Times of Israel - che è stato ucciso a settembre. (Corriere del Ticino)

Linea dura di Netanyahu: via i caschi blu dal sud del Libano. L’Onu: “Crimini di guerra”. Meloni: “Attacchi inaccettabili”

Nell'operazione, sta… Hamas conferma l'uccisione in Libano di Saeed Atallah Ali, un comandante del braccio armato del gruppo, le Brigate al-Qassam. (L'HuffPost)

Notte di fuoco in Israele. Il capo di Stato maggiore Herzi Halevi ha promesso un'investigazione che dovrà determinare come sia stato possibile che un velivolo senza pilota non abbia fatto scattare gli allarmi. (il Giornale)

Il premier israeliano Netanyahu esorta l'Onu a «rimuovere l'Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah. L'Idf lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto ripetuti rifiuti e questo rende i vostri soldati ostaggi di Hezbollah mettendo in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati», ha sottolineato Netanyahu. (La Stampa)