Telegram, Durov: "Le accuse francesi sono sorprendenti"

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LAPRESSE ESTERI

Il fondatore del social: "Le affermazioni di alcuni media secondo cui Telegram è una specie di paradiso anarchico sono assolutamente false" Il fondatore di Telegram Pavel Durov ha parlato per la prima volta da quando è stato arrestato in Francia. “Mi è stato detto che potrei essere personalmente responsabile per l’uso illegale di Telegram da parte di altre persone, perché le autorità francesi non hanno ricevuto risposte da Telegram”, “questo è sorprendente“, ha dichiarato l’imprenditore russo. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre testate

Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha parlato delle accuse mosse dalle autorità francesi contro la sua app. Dopo l'indagine, Durov ha voluto precisare che le autorità avrebbero potuto usare la «linea diretta» messa a disposizione per contattare l'azienda, anziché optare per un arresto, che ha definito «fuorviante». (Il Dubbio)

Musica per le orecchie al Cremlino. Il messaggio politico lanciato da Pavel Durov nel suo primo commento pubblico dopo il suo arresto in Francia, è più che una carezza per Vladimir Putin. (La Stampa)

Pavel Durov è uscito dal carcere, ma sulla sua testa pendono incriminazioni pesanti da parte della giustizia francese. Il fondatore dell'app di messaggistica (L'HuffPost)

Al fondatore di Telegram, che possiede la cittadinanza russa, francese ed emiratina, è stato vietato di lasciare la Francia dopo la sua incriminazione. Contro il miliardario è stata aperta anche una seconda inchiesta per «gravi violenze» commesse a Parigi contro uno dei suoi figli, nato nel 2017. (Corriere del Ticino)

Questo «causa disagi crescenti che rendono più facile per i criminali abusare della nostra piattaforma. (Corriere del Ticino)

Nel suo primo messaggio dopo l'arresto in Francia, il CEO di Telegram si dice sorpreso per essere stato accusato per crimini commessi da altri. Ed elenca le ragioni per cui non si aspettava le misure intraprese a Parigi. (HWfiles)