Tavolo Stellantis, il ministro Adolfo Urso e il presidente dell’Abruzzo parlano del futuro dello stabilimento di Atessa

Ultim'ora news 7 dicembre ore 14 La valorizzazione del sito Stellantis di Atessa e le prospettive sul futuro della produzione dei veicoli commerciali. Questi i temi al centro del colloquio telefonico tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Il confronto si inserisce all’interno della serie di appuntamenti preparatori al Tavolo Stellantis del 17 dicembre che il ministro sta tenendo con i rappresentanti delle Regioni dove hanno sede gli stabilimenti produttivi del gruppo. (Milano Finanza)

Su altri media

Lo spigoloso Carlos Tavares è ormai ex Ceo: il divorzio da Stellantis è arrivato dopo un periodo di tensioni e incomprensioni col consiglio d’amministrazione, scontento dei risultati del gruppo. (Italia Oggi)

Il fenomeno riguarda il Vecchio continente e non solo: la transizione verso la mobilità elettrica ha messo in evidenza ritardi nell’innovazione tecnologica, nell’approvvigionamento di tutto ciò che serve (dalle batterie ai semiconduttori ai minerali critici per realizzarli). (WIRED Italia)

Questa settimana si è svolto ad Amsterdam il primo incontro delle associazioni dei concessionari Stellantis, con la partecipazione di 110 delegati provenienti da 20 paesi europei. (ClubAlfa.it)

Stellantis si è riunita insieme alle associazioni di concessionari europei ad Amsterdam

Luca Maestri, direttore finanziario di Apple, ha incrociato la strada dell’ex Fiat per la prima volta più di 20 anni fa: tra il 2000 e il 2005, quando era dirigente della General Motors, si occupò della joint venture tra la casa automobilistica statunitense e quella italiana. (Forbes Italia)

Il nuovo presidente imporrà tasse del 25% su tutte le importazioni provenienti da Messico e Canada (Infoinsubria)

Ma il colloquio dei giorni scorsi tra la premier e il presidente della holding automobilistica ha avuto una duplice funzione: avviare un dialogo tra i due che non era mai iniziato e verificare i margini di collaborazione tra l’esecutivo e l’azienda. (Corriere Roma)