"Gravi aperture ai sovranisti". Salis contro la nomina di Fitto in Ue
Ilaria Salis ora chiama la sinistra al posizionamento estremo. La conferma della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente della Commissione Europea non piace all'esponente di Avs, che nel parlamento è parte di The Left, lo stesso gruppo di Carola Rackete e così, dal suo profilo Facebook, l'europarlamentare inanella una serie di dichiarazioni di carattere scarsamente democratico. Non che sia una sorpresa, visti i trascorsi di Salis negli antagonisti e la procedura giudiziaria aperta contro di lei in Ungheria con l'accusa di aver partecipato all'aggressione di alcune persone solo perché si orientamento politico diverso. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
Raffaele Fitto sarà nominato vicepresidente della Commissione europea. E il prossimo 27 novembre potrà formalizzarsi la nuova governance europea - guidata sempre da Ursula von der Leyern - che avrà il difficile compito di gestire - e risolvere - i dossier più cruciali che negli ultimi cinque anni hanno messo quasi in ginocchio l'Unione. (Liberoquotidiano.it)
Raffaele Fitto sarà commissario europeo e vicepresidente della Commissione Ue. 'Salva' anche la socialista spagnola Teresa Ribera. (Fanpage.it)
I vicepresidente della Commissione guidata da Ursula von der Leyen sono tutti "confermati", riferiscono alcune fonti parlamentari. Sono stati approvati i vicepresidenti Kaja Kallas (il gradimento del Parlamento era una formalità, in questo caso, perché è stata indicata direttamente dal Consiglio Europeo); Stéphane Séjourné, Roxana Minzatu e Henna Virkkunen. (Liberoquotidiano.it)
È il commento di Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato e responsabile del dipartimento Turismo della Lega, in merito alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea, con deleghe a coesione e riforme. (Mondo Balneare)
Quando la realtà è imbarazzante, basta negarla. Il Partito socialista europeo ha appena spalancato le porte a quell’allargamento a destra della maggioranza, e probabilmente anche a un vero e proprio cambio della maggioranza, contro il quale aveva eretto barricate in luglio e che ancora la settimana scorsa definiva inaccettabile. (il manifesto)
Accordo fatto. Raffaele Fitto, Teresa Ribera, Kaja Kallas, Roxana Mînzatu, Stéphane Séjourné, Henna Virkkunen erano stati ascoltati dagli eurodeputati il 12 novembre scorso ma il giudizio sui sei è finito ostaggio di un braccio di ferro tra Popolari e Socialisti che aveva al centro la candidata spagnola Ribera e l’italiano Fitto. (Corriere della Sera)