Razgatlioglu torna campione del mondo in Superbike dopo 3 anni

Il grande giorno giorno di Toprak Razgatlioglu: il turco con il secondo posto ottenuto sul Circuito de Jerez - Angel Nieto nella gara vinta da Biulega, si è laureato campione del Mondo Superbike 2024. Una gara indirizzata sin dalle prime battute. Bulega scatta benissimo dalla pole seguito proprio da Razgatlioglu, quindi Alex Lowes, Lecuona e van der Mark. Mackenzie e Bridewell cadono al primo giro in curva 6; nel corso del primo giro a terra anche Danilo Petrucci e il campione del mondo uscente Bautista. (la Repubblica)

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Secondo posto e titolo iridato nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2024: ecco la sintesi di questo sabato indimenticabile al Circuito de Jerez - Angel Nieto per Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) che chiude Gara 1 del Round Prometeon di Spagna alle spalle del dominatore Nicolò Bulega (Aruba. (WorldSBK)

Non è bastato per tenere ancora aperti i giochi per il titolo Superbike, finito nelle mani di Toprak Razgatlioglu, però assieme a Ducati può comunque festeggiare il mondiale costruttori. Nicolò Bulega ha fatto il massimo a Jerez: pole position da record e Gara 1 dominata. (Corse di Moto)

Il pilota emiliano della Aruba.it Racing Ducati firma la doppietta nel Round di Spagna: prima si aggiudica la Superpole davanti al turco e leader della classifica mondiale Toprak Razgatlioglu (Bmw) e al britannico Alex Lowes (Kawasaki), poi si ripete in gara-1 sempre davanti a Razgatlioglu e all'altro azzurro Andrea Locatelli (Yamaha). (Tiscali)

Il mago turco che ha rotto l'incantesimo tedesco

Reggio Emilia Si è deciso nella penultima giornata di gare, sulla pista dell’autodromo spagnolo “Angel Nieto” di Jerez de La Frontera il mondiale Superbike, con vittoria finale del turco Toprak Razgatlioglu che ha così conquistato il suo secondo titolo iridato nella massima classe delle derivate di serie. (Gazzetta di Reggio)

Il secondo posto in Gara 1 è sufficiente al turco per centrare il suo secondo titolo iridato (WorldSBK)

La Casa di Monaco è infatti un colosso dell'automotive con un’immagine fortemente sportiva tra le quattro ruote, solo di recente estesa anche tra le moto grazie alle HP e soprattutto alle 4 cilindri della serie S (e ora anche M): immagine alla quale non corrispondono però risultati sportivi proporzionali all’impegno profuso, in particolare se guardiamo ai titoli vinti. (Dueruote)