Elle Macpherson, la modella australiana rivela: “Ho un cancro, mi è stato diagnosticato sette anni fa”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Elle Macpherson, la carriera e la malattia Elle Macpherson è tra le icone del mondo della moda anni Ottanta e Novanta. La top model australiana, classe 1964, ha incantato il mondo a partire da quando, all’età di 17 anni, è comparsa sulla copertina di Elle, a cui hanno fatto seguito gli scatti su riviste del calibro di Vogue, Cosmopolitan, Harper’s Bazaar, InStyle, GQ, Tatler, Time, L’Officiel, Flare e Vanity Fair (Radio Deejay)
La notizia riportata su altri giornali
Lo spiega Lucia Del Mastro, direttrice della Clinica di oncologia medica all'Università di Genova/Irccs Ospedale Policlinico San Martino, commentando il caso della modella australiana che ha dichiarato di aver avuto un tumore al seno ora in remissione, e di aver rifiutato la chemioterapia ricorrendo ad un metodo di cura non tradizionale e olistico. (Alto Adige)
Elle MacPherson, una delle top model più celebrate degli anni '80, ha preferito tenere per sé la diagnosi di cancro al seno. Per 7 anni non ne ha parlato pubblicamente. (Virgilio)
Così all’Adnkronos Salute Rossana Berardi, oncologa e tesoriere nazionale di Aiom (Associazione italiana oncologia medica), commenta la notizia secondo la quale l’attrice e modella australiana oggi 60enne, soprannominata The Body, ha rifiutato la chemioterapia preferendo un percorso non ordinario per trattare il suo cancro. (CremonaOggi)
Powered by Elle MacPherson, una delle icone della moda degli anni '80, ha deciso di condividere la sua esperienza di lotta contro il cancro al seno, un percorso che ha scelto di mantenere privato per sette anni. (Gaeta.it)
E' guarita grazie alla chirurgia". "Elle Macpherson? L'approccio olistico di cui parla l'ex modella non c'entra nulla. (Virgilio)
Quello del giornalista è un lavoro che richiede responsabilità. Soprattutto quando si scrive di salute, e ancor più quando si parla di cancro. Perché un titolo ammiccante non è più un peccatuccio se può spingere i lettori a diffidare della medicina scientifica, ma si trasforma in un messaggio pericoloso. (Today.it)