Papa Francesco in Belgio: "E' brutto quando la donna vuole fare l'uomo"

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Il Papa parla del ruolo della donna nella Chiesa e sottolinea, nel discorso agli studenti dell’Université Catholique de Louvain, che «pesano qui violenze e ingiustizie, insieme a pregiudizi ideologici». Ma Francesco ribadisce che la Chiesa «è donna» ma non è «un’azienda multinazionale» e «ciò che è caratteristico della donna non viene sancito dal consenso o dalle ideologie». C'è la «dignità» che «è un bene inestimabile» che «nessuna legge umana può dare o togliere». (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altre testate

Secondo appuntamento del terzo giorno del 46° viaggio apostolico di papa Francesco. Il Pontefice ha incontrato gli studenti universitari nell’aula magna dell’ateneo cattolico di Lovanio. Riportiamo integralmente il suo discorso. (In Terris)

Nel pomeriggio Francesco incontra i professori dell’Università Cattolica di Lovanio in occasione del 600°anniversario della sua fondazione. Ospiti di Gennaro Ferara: monsignor Gabriel Quicke, Rettore Chiesa Reale Belga San Giuliano dei Fiamminghi e il vaticanista Fabio Zavattaro. (TV2000)

Evangelizzare in un’epoca di crisi di fede come la nostra vuol dire ritornare all’essenziale, al Vangelo, il che comporta una conversione ecclesiale. Ma per fare questo occorre una testimonianza gioiosa e colma di misericordia. (Avvenire)

Il Papa a Bruxelles: «In Occidente un cristianesimo di minoranza, bisogna ritornare all'essenziale del Vangelo»

Ma soprattutto parla della donna, la cui dignità non è sancita dalle ideologie; la donna che è “figlia, sorella, madre” per la Chiesa che, a sua volta, è “popolo di Dio” e non “azienda multinazionale”. (Vatican News - Italiano)

“Gli abusi generano atroci sofferenze e ferite, minando anche il cammino della fede. E c’è bisogno di tanta misericordia, per non rimanere col cuore di pietra dinanzi alla sofferenza delle vittime, per far sentire loro la nostra vicinanza e offrire tutto l’aiuto possibile, per imparare da loro a essere una Chiesa che si fa serva di tutti senza soggiogare nessuno”. (LAPRESSE)

«Cosa ci fa vedere la crisi? Siamo passati da un cristianesimo sistemato in una cornice sociale ospitale a un cristianesimo “di minoranza”, o meglio, di testimonianza». Le colpe del passato hanno la loro parte, venerdì sera il Papa ha incontrato nella nunziatura diciassette vittime di abusi dopo aver ripetuto che «la Chiesa deve vergognarsi e chiedere perdono e fare tutto il possibile perché non succeda più». (Corriere Roma)