Uil, morto l’ex segretario generale Pietro Larizza
Larizza, socialista, dal 1976 aveva guidato la Uil a Roma, e nel 79 era diventato segretario confederale.
La Uil tutta «si stringe in doloroso silenzio al fianco della moglie e dei familiari e onora la memoria di uno dei Padri nobili dell'Organizzazione».
E' morto Pietro Larizza, segretario generale della Uil dal 1992 al 2000.
Fu segretario generale dopo la lunga e leadership di Giorgio Benvenuto e tra il 2000 ed il 2005 ricoprì l'incarico di presidente del Cnel. (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
Lo annuncia il sindacato: “la Uil tutta di si stringe in silenzio al fianco della moglie e dei familiari e onora la memoria di uno dei Padri nobili dell’Organizzazione”. Larizza era nato a Reggio Calabria il 21 luglio del 1935 (Stretto web)
Dirigente storico del sindacato di via Lucullo, Larizza è stato segretario generale dal 1992 al 2000, promuovendo e vivendo, da protagonista, la stagione della concertazione che portò alla firma del famoso Protocollo del luglio 1993 con il Governo Ciampi. (Adnkronos)
Larizza negli anni da leader del sindacato fu promotore e protagonista della stagione della concertazione che portò alla firma del famoso Protocollo del luglio 1993 con il governo Ciampi. Un grande — Giorgio Benvenuto (@giorgiobenvenut) March 1, 2021. (Il Fatto Quotidiano)
Lutto nel mondo del sindacato. Lo annuncia il sindacato sottolineando come Larizza visse da promotore e protagonista «la stagione della concertazione che portò alla firma del famoso Protocollo del luglio 1993 con il Governo Ciampi. (Il Messaggero)
Alle elezioni politiche del 2008 è stato candidato in Calabria e Lazio come capolista al Senato per il Partito Socialista Roma - È morto Pietro Larizza, segretario generale della Uil dal 1992 al 2000. (Il Lametino)
Lo annuncia il sindacato sottolineando come Larizza visse da promotore e protagonista «la stagione della concertazione che portò alla firma del famoso Protocollo del luglio 1993 con il Governo Ciampi. Larizza era nato a Reggio Calabria il 21 luglio del 1935 (Corriere della Calabria)