Governo, la linguista: "Il presidente Meloni? Grammatica dice 'no', ma lei ha diritto"

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Adnkronos INTERNO

Secondo la grammatica italiana Giorgia Meloni dovrebbe essere chiamata la presidente. Ma, dal punto di vista della consuetudine sociale, se la presidente desidera essere indicata come il presidente ne ha diritto. E' l'indicazione della linguista Valeria della Valle, condirettrice del Dizionario della Lingua Italiana Treccani, la quale conversando con l'AdnKronos si esprime sulla richiesta avanzata dal premier Giorgia Meloni di essere chiamata al maschile anziché al femminile. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre fonti

Il premier o la premier?: per i giornalisti Rai solo uso al femminile Dopo la notizia sulla scelta di Giorgia Meloni, di voler essere chiamata “il” presidente del Consiglio, l'Usigrai chiarisce come ci si deve comportare con il linguaggio di genere. (Libero Magazine)

Nulla di strano - anzi, scelta legittima e grammaticalmente ineccepibile - che chieda di farsi chiamare il Presidente del Consiglio. Le femministe che volevano sfondare, a sinistra, il soffitto di cristallo - la barriera invisibile che impedisce loro di raggiungere le cariche più alte - se ne faranno una ragione. (ilGiornale.it)

Una loro scelta, chissà se in ossequio alle indicazioni di palazzo Chigi o meno. Sta di fatto che immediata è scattata la protesta del sindacato interno della tv pubblica, l'Usigrai. (ilmessaggero.it)

La sensazione è che la Meloni, che ha dovuto combattere in un mondo maschilista e patriarcale, quale quello della destra storica, abbia avuto paura che in un ricorso alla declinazione femminile ci fosse una deminutio del suo ruolo e della sua forza istituzionale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nessun articolo al femminile dunque, tanto che la Rai è costretta a intervenire. Una nota dell'organizzazione sindacale fa sapere che "L'avvocato, l'avvocata. (Liberoquotidiano.it)

Un'arretratezza che E' anche un segno di quanto la sinistra resti ancorata a ideologie anacronistiche. (Secolo d'Italia)