Revenge porn e foto offensive su Telegram: tre denunciati

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Sky Tg24 INTERNO

Tra le vittime anche personaggio del mondo dello spettacolo. Uno degli amministratori, un 29enne bergamasco, è stato anche indagato per aver utilizzato i canali per revenge porn nei confronti della sua ex compagna.

Per questo motivo la polizia postale ha denunciato gli amministratori di tre gruppi che annoverano migliaia di utenti.

Immagini denigranti e revenge porn su tre canali Telegram, una delle applicazioni di chat istantanea tra le più diffuse al mondo. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre fonti

Per questo la polizia postale ha denunciato i tre amministratori dei tre canali, con migliaia di utenti iscritti. Migliaia di immagini di ragazze, anche minorenni, con istigazioni alla pedopornografia e al femmini. (Virgilio Notizie)

Si chiama “Drop the Revenge" l’operazione nazionale che ha portato la Polizia Postale a identificare e denunciare gli amministratori di 3 canali di Telegram dedicati a diffondere immagini denigranti, titoli pornografici e revenge porn. (Rai News)

Tra le vittime anche personaggi dello spettacolo. EMBED. . . (Agenzia Vista) Roma, 30 aprile 2020 Revenge Porn, blitz della Polizia postale. Revenge Porn, blitz della Polizia postale. (Il Messaggero)

Ma non solo: tra gli utenti dei tre canali figura anche un 29enne di Bergamo. Operazione della polizia postale Drop the revenge contro gli amministratori di tre canali Telegram con video e immagini denigratorie: tra le vittime Diletta Leotta. (BlogLive.it)

Tra le vittime, anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo». L'operazione della polizia postale è nata dalla denuncia di Diletta Leotta, conduttrice tv: sequestrate a uno dei denunciati centinaia di foto di vip in atteggiamenti intimi, tra queste alcune di Wanda Nara, moglie e procuratrice del calciatore Mauro Icardi. (Il Messaggero)

La Polizia ha condotto blitz in tutta Italia, perquisendo abitazioni e sequestrando tutto il materiale utile all’indagine. (Wired.it)