Contro le multe “l’alleanza” verde”. Che non convince tutti

Contro le multe “l’alleanza” verde”. Che non convince tutti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

La notizia più rilevante della settimana riguarda senza dubbio quella che si può definire l’Alleanza Verde tra i costruttori in Europa. Ovvero la decisione di Stellantis, Ford e Toyota (ma anche Mazda e Subaru) di mettersi insieme e acquistare crediti verdi dalla concorrenza, leggi Tesla (che guadagnerà oltre 1 miliardo di euro, secondo gli analisti … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Renault ha lanciato un allarme sulle normative europee per le emissioni di CO2, sottolineando il rischio di un impatto negativo sull’industria automobilistica del continente. Dal 1 gennaio sono scattati i nuovi limiti per le emissioni medie delle flotte. (Il Sole 24 ORE)

Una dimostrazione dell’assurdità delle regole. Le principali case automobilistiche europee stanno dando vita a due gruppi strategici, uniti dall’obiettivo di aggirare le normative europee sulle emissioni di CO2. (Panorama)

La Commissione Europea ha confermato che non intende eliminare le multe sulle emissioni 2025 . (HDmotori)

Alla Tesla 1 miliardo per bilanciare le emissioni

Lo si apprende da un documento dell'Unione europea depositato il 7 dicembre, come riporta il quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Quale miglior interlocutore per mettere in comune le emissioni di anidride carbonica e rispondere così alle direttive dell’Unione europea per il 2025 se non Tesla. (WIRED Italia)

Il primo strumento per evitare le sanzioni previste dalle norme europee, per chi non rientrerà al di sotto dei 94 g/km di emissioni medie di CO2 con la propria flotta di nuove auto vendute nel 2025, è stato esercitato. (Auto.it)

Per rispettare i limiti più severi limiti sulle emissioni di CO2 fissati per il 2025 dall’Unione Europea, la Tesla venderà "crediti green" ad almeno 5 case automobilistiche (Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru secondo i documenti pubblicati dall’UE il 6 gennaio). (AlVolante)