Contro le multe “l’alleanza” verde”. Che non convince tutti

La notizia più rilevante della settimana riguarda senza dubbio quella che si può definire l’Alleanza Verde tra i costruttori in Europa. Ovvero la decisione di Stellantis, Ford e Toyota (ma anche Mazda e Subaru) di mettersi insieme e acquistare crediti verdi dalla concorrenza, leggi Tesla (che guadagnerà oltre 1 miliardo di euro, secondo gli analisti … (Il Fatto Quotidiano)

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Ovviamente a vantaggio economico del venditore americano, Tesla, per bisogno del costruttore che vende in Europa, appunto Stellantis e Toyota nomi più “pesanti” tra quelli che circolano. Altrimenti, senza questo “gruppo di compensazione” dove chi vende con modelli con troppe emissioni tampona, potrebbero scattare per alcuni le multe dell’Unione Europea. (missionline)

Renault ha lanciato un allarme sulle normative europee per le emissioni di CO2, sottolineando il rischio di un impatto negativo sull’industria automobilistica del continente. Dal 1 gennaio sono scattati i nuovi limiti per le emissioni medie delle flotte. (Il Sole 24 ORE)

«Siamo davvero alla tempesta perfetta: lo avevamo denunciato in tempo, ma piuttosto che rivedere norme sbagliate, preferiscono lasciare campo libero a ogni forma di elusione. A optare per l'harakiri sono alcuni big dell'auto, tra cui Stellantis, terrorizzati dalla tagliola delle multe green della Ue in vigore da inizio anno. (il Giornale)

Elon Musk sorride e salva le case europee dai debiti

Con la scadenza delle sanzioni sulle emissioni di CO2 fissata per gennaio 2025, numerosi produttori che vendono nell’Ue si trovano in una situazione critica, incapaci di fronteggiare le pesanti multe legate all’inquinamento. (ClubAlfa.it)

L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni medie delle flotte di veicoli nuovi venduti nel continente, portandole a 93,6 grammi di CO2 per chilometro entro il 2025. Per rispettare queste regole e ridurre il rischio di sanzioni, molte aziende del settore stanno cercando soluzioni innovative. (InvestireOggi.it)

Multe salate che spaventano i grandi costruttori già alle prese con un periodo di stagnazione con le vendite che progressivamente si stanno riducendo in Europa. (Autoappassionati.it)