Crocifisso nelle aule, la Cassazione: la scuola decida in autonomia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
E’ il commento di mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, alla sentenza della Cassazione, pur riservandosi di leggerla nella sua integralità.
Cassazione, in caso di richiesta anche simboli di altre religioni.
“È innegabile che quell’uomo sofferente sulla croce non possa che essere simbolo di dialogo”, aggiunge.
“I giudici della Suprema Corte confermano che il crocifisso nelle aule scolastiche non crea divisioni o contrapposizioni, ma è espressione di un sentire comune radicato nel nostro Paese e simbolo di una tradizione culturale millenaria”. (MilanoPost)
Ne parlano anche altri media
La libertà del no può annientare la libertà altrui del sì? Una laicità castrante non è nella nostra civiltà, non è nella nostra legge, non è nella nostra libertà. (Avvenire)
«Vogliamo mettere accanto al crocifisso i simboli delle altre religioni? E’ come nelle relazioni umane: per intessere relazioni sane occorre prima conoscersi per poi conoscere gli altri». (leggo.it)
Posiziona il player nel punto in cui vuoi terminare la selezione e poi premi la spunta di Termina. Condividi. Inizia. Puoi selezionare il secondo di avvio del contenuto che vuoi condividere. (Radio Radicale)
Adesso il prof, a distanza di quasi tre lustri, si dice soddisfatto per l’evoluzione della vicenda giudiziaria. Il rammarico per il professor Metastasio è che “questa sentenza arrivi ben 13 anni dopo i fatti” (Tecnica della Scuola)
(Fonte tgcom24.mediaset.it) La Cassazione ha detto “Sì al crocifisso in aula. (Papaboys 3.0)
L’affissione del crocifisso – al quale si legano, in un Paese come l’Italia, l’esperienza vissuta di una comunità e la tradizione culturale di un popolo – non costituisce un atto di discriminazione del docente dissenziente per causa di religione. (PaeseRoma.it)