Paolo Crepet: “Ai siciliani dico: ‘Tanto non cambierà nulla?’ Se lo pensi sei morto”
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Giovani fragili e spaesati, genitori-pusher che narcotizzano i figli riempiendoli di soldi che non verranno mai spesi in libreria. Che a 5 anni piazzano i bambini davanti a uno schermo condannandoli alla solitudine digitale, a 11 gli mescolano ancora il caffelatte con lo zucchero, a 13 li mandano in giro a fare serata e si meravigliano se fanno sesso per la prima volta. Passa il tempo e diventano… (La Repubblica)
Su altre fonti
Paolo Crepet, noto psichiatra, sociologo e opinionista, torna a far parlare di sé con il suo ultimo libro “Mordere il cielo”, già un successo editoriale che sta portando in scena nei teatri di tutta Italia con una conferenza-spettacolo. (Orizzonte Scuola)
Crepet: “Basta pagliacciate, la scuola deve essere esigente. Basta tablet in classe, così i bambini saranno tutti uguali” Di (Orizzonte Scuola)
Crepet non manca mai occasione di far riflettere con le sue parole impregnate di verità e sagace ironia. Lo Psichiatra Paolo Crepet ha da poco presentato il suo nuovo libro “Mordere il cielo“, un inno a mordere la vita osando e inseguendo i propri sogni con tenacia e perseveranza. (Radio Radio)
Dalle pagine del suo ultimo libro, “Mordere il cielo”, Paolo Crepet lancia un monito alle nuove generazioni: “Osate, inseguite i vostri sogni con tenacia e perseveranza!”. Ospite di Radio Radio, lo psichiatra non ha risparmiato stoccate a genitori e figli, analizzando con la consueta schiettezza le criticità della società odierna. (Orizzonte Scuola)
Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)
Il suo ultimo libro, “Mordere il cielo”, è già un successo editoriale ma come già accaduto per “Prendetevi la luna”, anche la conferenza spettacolo dedicata a questo ultimo lavoro sta richiamando il pubblico nei teatri di tutta Italia. (La Nuova Sardegna)