Israele in guerra, le notizie di oggi. Attacchi israeliani in Libano hanno ucciso 19 persone

Israele in guerra, le notizie di oggi. Attacchi israeliani in Libano hanno ucciso 19 persone
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la Repubblica ESTERI

Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha dichiarato che si sta impegnando per un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hezbollah entro pochi giorni. "Stiamo facendo del nostro meglio per avere un cessate il fuoco entro le prossime ore o giorni", ha detto Mikati durante un'intervista televisiva con l'emittente libanese Al-Jadeed, aggiungendo di essere "cautamente ottimista". (la Repubblica)

Su altre fonti

«Non è più un nome fantasma: è Hussein Ahmad Karaki, noto con gli alias Abu Ali, Rami e Saad Az Aldin», ha dichiarato Bullrich in conferenza stampa. (Corriere della Sera)

Massima allerta in Israele in vista di un possibile attacco dall’Iran in risposta al raid di Tel Aviv. Drammatica denuncia dell’Onu: “La situazione nel nord di Gaza è apocalittica. Gli abitanti rischiano la morte per malattia, fame o violenza”. (LAPRESSE)

L'indiscrezione della tv israeliana Channel 12 sulla riunione di martedì sera tra Netanyahu e i responsabili della sicurezza sembra confermare un cambiamento di clima nel conflitto in Medioriente, mentre ci si muove verso negoziati per lo stop alle armi, sia a Gaza che in Libano. (il Giornale)

Israele - Hamas, le notizie di oggi in diretta | Trump a Netanyahu: «Stop alla guerra prima che io entri in carica»

Sempre più pesante il bilancio della guerra in Medio Oriente. (Vatican News - Italiano)

– Hamas ha rifiutato di accettare una proposta di accordo che preveda una tregua breve al conflitto nella Striscia di Gaza. Ad annunciarlo è stato l’alto funzionario Taher al-Nunu: “Sosteniamo una fine permanente della guerra, non una temporanea”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una bozza di accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Libano, elaborata dagli Stati Uniti e mostrata a Israele come parte dei negoziati per un accordo permanente, include una postilla che consentirebbe a Israele di effettuare attacchi aerei lungo il confine tra i due paesi, in territorio libanese, per contrastare eventuali minacce poste da Hezbollah o da altri gruppi. (Corriere della Sera)