Dyson taglia del 25% la forza lavoro nel Regno Unito: in arrivo mille licenziamenti

L’azienda di elettrodomestici annuncia il taglio di circa 1.000 dipendenti nel Regno Unito. La decisione fa parte di una riorganizzazione globale per l’azienda che conta 15.000 dipendenti. Riunione strategica col nuovo governo Starmer Dyson dà un taglio alla sua forza lavoro nel Regno Unito. L’azienda famosa per i suoi aspirapolveri, ha annunciato un piano che prevede la riduzione del 25% del personale nel Regno Unito, circa mille licenziamenti (attualmente l’azienda impiega circa 3.500 dipendenti nel paese). (FIRSTonline)

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Dyson ha reso noto un piano che prevede la riduzione di un quarto della sua forza lavoro nel Regno Unito, pari a circa 1000 licenziamenti. La misura rientra in un piano più ampio di riorganizzazione che prevede la riduzione della forza lavoro globale dell’azienda, composta da 15.000 dipendenti secondo quanto riporta il Financial Times. (Borse.it)

Ora Dyson, riporta l'agenzia Reuter, taglierà mille posti di lavoro, circa, in Gran Bretagna, più di un quarto della sua forza lavoro nel Paese, come parte di una ristrutturazione globale. (Italia Oggi)

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Dyson ha reso noto un piano che prevede la riduzione di un quarto della sua forza lavoro nel Regno Unito, pari a circa 1000 licenziamenti. La misura rientra in un piano più ampio di riorganizzazione che prevede la riduzione della forza lavoro globale dell’azienda, composta da 15.000 dipendenti secondo quanto riporta il Financial Times. (Il Sole 24 ORE)

Il celebre marchio di aspirapolveri, purificatori d'aria e asciugacapelli lascerà a casa circa un terzo della propria forza lavoro, circa mille persone, attualmente impiegate in Regno Unito (in totale 3.500 dipendenti). (QuiFinanza)

Divenuta celebre per le suoi aspirapolveri, negli ultimi anni la britannica Dyson ha riscosso molto successo anche per i suoi purificatori d'aria e asciugacapelli, ma nonostante la dinamicità dell'azienda i vertici hanno ora deciso di licenziare fino a un terzo della sua forza lavoro nel Regno Unito, il che significa circa un migliaio di dipendenti sui 3500 attuali tra le sedi Wiltshire, Bristol e Londra. (Today.it)