L’App che accelera i processi non va: in Tribunale si torna alla “carta”

LECCE – Pensata come acceleratore della burocrazia giuridica, l’App resa obbligatoria per Legge si trasforma paradossalmente in un freno nelle aule del tribunale di Lecce. Lo mette nero su bianco il Presidente del Coco, facendosi portavoce delle segnalazioni e del malcontento di giudici, avvocati, dipendenti del settore amministrativo e di tutti coloro che all’applicazione dovrebbero fare ricorso quotidianamente. (TeleRama News)

La notizia riportata su altri giornali

Già con delibera dell'11 luglio scorso, ricorda l'organismo, "il Plenum del Csm aveva evidenziato le criticità tecnologiche del Ppt e l'assenza di sperimentazione negli uffici giudiziari prospettando la necessità di mantenere un doppio binario (analogico e digitale) anche per l'udienza preliminare e dibattimentale. (Tiscali Notizie)

Una scelta imposta dalle «evidenti e mol… (La Repubblica)

L’obbligo di deposito degli atti in udienza preliminare e dibattimento, in vigore dal primo gennaio, ma a regime solo nelle ultime ore con la ripresa delle udienze, è stato di fatto sterilizzato, nei principali uffici giudiziari, dai provvedimenti dei presidenti dei tribunali e dei procuratori. (Il Sole 24 ORE)

Anche il Tribunale di Oristano sospende fino a marzo il processo penale telematico

L’App del ministero della Giustizia che avrebbe dovuto digitalizzare il processo penale non va e per evitare il blocco dei processi bisogna tornare, almeno per ora, ai metodi tradizionali: carta e penna, o “analogico” come appare in termini più rigorosi sul provvedimento emesso dal presidente del Tribunale Paolo Vadalà martedì scorso. (corriereadriatico.it)

Nel momento in cui il governo schiaccia l’acceleratore sul ddl di separazione delle carriere dei magistrati, blindando il testo in commissione, nei tribunali italiani va in scena lo stop alla app che avrebbe dovuto rendere più fluido l’iter della giustizia grazie al cosiddetto ‘processo telematico’. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Anche la presidente del Tribunale di Oristano, Carla Altieri, ha sospeso il processo penale telematico. Con un decreto protocollato ieri ha disposto “la sospensione dell’utilizzo dell’applicativo APP relativamente alla redazione e deposito, anche con modalità analogiche (mediante il regime del cosiddetto doppio binario) degli atti, documenti, richieste e memorie da parte dei soggetti abilitati interni relativamente alle fasi disciplinate dal Libro V Titolo IX (udienza preliminare), nonché quelle relative all'udienza dibattimentale e predibattimentale fino alla data del 31 marzo 2025, fermo restando la successiva digitalizzazione degli atti e il loro inserimento nel fascicolo informatico”. (LinkOristano)