“Holy Rosita”, “Vena”, “L’aiguille”: vince la nuova maternità
Non poteva essere altrimenti. Considerata la valanga di pellicole sul tema distribuite in ogni sezione del festival incluse «Fuori Concorso» e «Zibaldone», era difficile che la giuria presieduta da Margaret Mazzantini non premiasse un titolo centrato sulla maternità. E c’è da aggiungere che sia Holy Rosita di Wannes Destoop, sia Vena di Chiara Fleischhacker, sia L’aguille di Abdelhamid Bouchnack… (La Stampa)
Su altre fonti
La trama Amore, fragilità, sentimento: sono questi gli ingredienti che James Gray torna a mettere sul fuoco dopo “Two Lovers”, stavolta però abbigliandoli del superbo vestito del kolossal, ambientando il suo “The Immigrant – C’era una volta a New York” nella sfarzosità post- Guerra. (Frosinone News)
Si chiude in grande stile un'edizione distinta da tante importanti novità. Ecco tutti i premiati delle tre sezioni: Concorso Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi, più i premi collaterali di quest'anno 42° Torino Film Festival, tutti i vincitori dell’edizione 2024. (Best Movie)
Non sul numero degli spettatori o la qualità dei titoli ma nel braccio di ferro tra talent e cinema. La 42ª edizione del Torino Film Festival ha imposto una netta inversione di tendenza, destinata a segnare il futuro non solo di questa manifestazione ma dell’idea stessa di festival. (Corriere della Sera)
Da un lato c’è quella che il direttore ha definito «la mia famiglia torinese», composta da tutte le persone che hanno lavorato per il festival, inclusi i volontari, citati in più occasioni. Il primo Torino Film Festival diretto da Giulio Base, chiuso ieri sera al Cinema Massimo, vede trionfare la famiglia. (Corriere della Sera)
La giuria del Concorso Cortometraggi presieduta da Michela Cescon (Italia) e composta da Darko Perić(Serbia) e Nicola Nocella (Italia), assegna i premi: La giuria del Concorso Documentari presieduta da Roberta Torre (Italia) e composta da KD Davison(Stati Uniti) e Federico Gironi (Italia), assegna i premi: (ComingSoon.it)
Holy Rosita, primo lungometraggio del regista belga Wannes Destoop, è il miglior film del Torino Film Festival 2024. (La Gazzetta del Mezzogiorno)