Lega e Fratelli d’Italia impacchettano il maxi dono per i fondi pensione. Nuovo silenzio-assenso sul Tfr

Lega e FdI spingono per il maxi regalo ai fondi pensione. Con due emendamenti alla manovra i due partiti propongono l’apertura di un nuovo semestre per la scelta da parte del lavoratore di spostare il trattamento di fine rapporto dall’azienda alla previdenza complementare con la regola del silenzio-assenso. In sostanza un dipendente che ha già scelto di voler tenere la liquidazione in azienda dovrà esplicitamente ribadirlo, altrimenti i soldi passeranno, in automatico, al fondo pensione di riferimento. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

La maggioranza torna alla carica per aprire una nuova finestra di sei mesi del meccanismo del silenzio-assenso. Inizialmente cassati due emendamenti alla manovra presentati da Fratelli d'Italia e Lega per riaprire il semestre ent… (L'HuffPost)

Ai lavori prenderanno parte Vincenzo Tedesco, direttore di Inps Campania; Giuseppe Patania, direttore de Il Sud Italia; Raffaela Pignetti, direttore ASI Caserta; Doriana Bonavita, segretaria regionale Cisl Campania. (Il Giornale d'Italia)

Fondamentalmente un grande favore all’industria del risparmio gestito che obbligherà 10 milioni di lavoratori che già si sono espressi sul mantenere in azienda la loro liquidazione a farlo una seconda volta. (Il Fatto Quotidiano)

Salario minimo, ripescato l’emendamento delle opposizioni che chiede un limite di 9 euro all’ora sotto il quale non si può scendere

Proposta dal ministro del lavoro, Marina Calderone, per cercare di dare una scossa al mondo della previdenza integrativa, la misura prima non è stata inclusa nel testo della legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri martedì 22 ottobre. (Corriere della Sera)

Ma è chiaro il valore segnaletico della scelta: la maggioranza ritiene utile configurare un semestre di silenzio-assenso per destinare il trattamento di fine rapporto dei lavoratori alla pensione complementare in modo da spingere questo tipo di previdenza. (Corriere della Sera)

La Commissione Bilancio della Camera ha ripescato in corsa l’emendamento unitario delle opposizioni sull’introduzione del salario minimo in Italia. Il giorno prima la modifica era stata dichiarata inammissibile per estraneità di materia in quanto, “recando una disciplina organica volta a introdurre il salario minimo legale, contiene norme che, pur essendo di carattere prevalentemente ordinamentale, appaiono suscettibili di produrre effetti finanziari“. (Il Fatto Quotidiano)