Zoff: «Inter, ci sta perdere un derby dopo sei. Rimane la favorita»
Zoff si esprime sul campionato italiano e sulla lotta per lo scudetto. Il grande campione ritorna sulla sconfitta nel derby dell’Inter. ANCORA PRESTO – Intervenuto su Radio Anch’io Sport, Dino Zoff ha detto la sulla corsa al titolo: «L’Inter gode dei favori del pronostico perché l’ha vinto, ha una grande rosa, poi dopo bisogna vedere anche il Milan e la Juventus. Prudenza? Credo che sia un buon vantaggio il non prendere gol per la Juventus. (Inter-News)
Ne parlano anche altre fonti
Di seguito le sue parole rilasciate nella trasmissione ‘Radio Anch’io Sport’. Il Napoli deve scrollarsi di dosso qualche ruggine dell’anno passato, ma si presenta con le big. (Terzo Tempo Napoli)
Poi da martedì primo ottobre inizierà il countdown che porterà alla prima di regular season tra le mura di casa del PalaBarton contro Volley Bergamo (si gioca domenica 6 alle ore 17.00). Ultimi giorni di riposo per la Bartoccini MC Restauri Perugia prima di inaugurare la settimana che porterà all’esordio in campionato. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Ecco cosa si legge questa mattina sul Corriere dello Sport: L'edizione odierna del Corriere dello Sport esalta Antonio Conte dopo la vittoria sul Monza ed il primo posto in classifica. L'impatto del tecnico leccese sul mondo Napoli è stato praticamente devastante sotto ogni punto di vista. (CalcioNapoli24)
SDOTTORATE Spunti e curiosità dalla sesta giornata di campionato di Serie (Sport Mediaset)
"Il Napoli è la quarta capolista solitaria in sei giornate, dopo Juventus, Udinese e Torino. Visti i calendari ha la chance di restarlo più a lungo delle altre perché le salite non arriveranno prima di novembre, altra circostanza favorevole che si aggiunge ai cicli di lavoro settimanali possibili senza coppe. (CalcioNapoli1926.it)
Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "La trasformazione di Conte ha due chiavi: una è McTominay, e si sapeva, simbolicamente il Vidal che nella Juve costrinse il tecnico ad abbandonare la mediana a due. (CalcioNapoli1926.it)