Accordo in Ue tra Ursula e Verdi. Meloni rischia di finire all’angolo

A Palazzo Chigi fanno professione di fede, provando a scongiurare lo scenario peggiore. Eppure, tra i consiglieri più realisti della presidente del Consiglio, nelle ultime ore ci sarebbe stato un cambio di atteggiamento in vista della seduta plenaria del 18 luglio che servirà per confermare o meno Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

«Come diceva Chirac: non c’è Europa senza Italia. Per il due volte premier le parole del presidente della Repubblica Mattarella sono un monito. (Milano Finanza)

Partiamo dal governo. C’è stata un po’ di ingenerosità nei confronti di Meloni nel dire che a Bruxelles ha privilegiato il ruolo di presidente dei Conservatori europei rispetto a quello di presidente del Consiglio italiano. (L'HuffPost)

È quanto emerso dal primo giro (ufficiale) di trattative con i gruppi parlamentari compiuto da Ursula von der Leyen, alla ricerca della fiducia dell'Eurocamera dopo aver ottenuto il via libera degli Stati membri al bis a capo del Berlaymont, la sede della Commissione a Bruxelles. (EuropaToday)

La strategia di Giorgia

Ciò che non era affatto normale, visto che Lue non è uno Stato, bensì una sorta di confederazione di Stati che tutti partecipano alle decisioni e ciò, anzitutto, nella sede del Consiglio leuropeo. La paura di Scholz per la marea di destra si è tradotta nel suo veto a coinvolgere Giorgia Meloni nei negoziati per la scelta delle cosiddette alte cariche leuropee. (Nicola Porro)

Ansa (Avvenire)

La questione dell'appartenenza partitica e delle relative alleanze sparisce dinanzi all'evidenza di un bene più grande. Ed evitiamo per una volta di ridere del folklore di certi obblighi: il diametro minimo delle zucchine, la rivoluzione dei tappi di plastica da tenere incollati alle bottigliette. (il Giornale)