Addio a Sabine Schmitz La Regina del Nürburgring - ALTRE
Nel 2017 purtroppo la Schmitz si è scontrata per la prima volta contro il cancro.
Come ci ha sempre abituati ha combattuto ostinatamente e, dopo numerosi interventi e chemio, è riuscita a tornare in pista.
Fu proprio la Schmitz infatti a battere per la prima volta gli storici presentatori della trasmissione inglese targata BBC
Ma la sua passione per i motori l’ha coltivata fin da piccola, essendo cresciuta all’Hotel “am Tiergarten” proprio nella cittadina di Nurburg (Italiaracing.net)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La pilota ha perso la sua battaglia contro il cancro dopo tre anni di cure, e ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi familiari. Fu la prima donna (e ad oggi l’unica) a vincere la 24 Ore del Nurburgring nel 1996, e poi di nuovo nel 1997 (DiLei)
Sabine Schmitz è morta troppo presto in seguito ad una lunga malattia. La notizia giunge direttamente dalla direzione del circuito con un chiaro comunicato: “Il Nurburgring ha perso il suo pilota femminile più famoso. (Tom's Hardware Italia)
Un evento storico, è stata la prima donna a raggiungere questo traguardo. Schmitz era conosciuta come la “regina del Nurburgring”, il circuito di 14 miglia in Germania noto come il più duro al mondo. (Corriere della Sera)
A dare la notizia della scomparsa è stato lo stesso circuito del Nurburgring: "Sabine Schmitz è morta troppo presto dopo una lunga malattia. La pilota tedesca, affettuosamente soprannominata la 'Regina del Nurburgring', dal 2017 era malata di cancro. (IL GIORNO)
Fuori dalla top 50 di Spotify anche due cavalli di razza come Malika Ayane e Max Gazzè I due concludono il festival al quarto posto, su Spotify (così come su tutte le piattaforme in uso in Italia) non c'è storia, i vincitori sono indiscutibilmente loro. (Yahoo Notizie)
Conosceva ogni angolo della pista dove Niki Lauda nel 1976 scampò alle fiamme, i suoi giri sulle 73 curve del «Ring» erano leggendari, diventa l’«autista» ufficiale del circuito con il servizio «Ring Taxi» al volante di una Bmw M5. (Corriere della Sera)