Accordo Starlink-Meloni? La premier con gli americani deve andarci coi piedi di piombo
I 400 COLPI. Si parla di un'intesa da 1,5 miliardi tra l'Italia e i satelliti di Musk per veicolare comunicazioni strategiche. Prima anomalia: così per affidamento diretto, senza indire una gara? Ma soprattutto: perché sostenere un progetto che va contro l'obiettivo di rete unica di Tlc di cui il governo si vanta? La prima domanda, dopo i rumors su un possibile accordo tra il governo italiano e i satelliti di Elon Musk per veicolare comunicazioni strategiche, sorge spontanea: ma da quando in qua una istituzione pubblica procede per affidamento diretto senza indire una gara tra i differenti operatori interessati? L’indiscrezione del contratto di 1,5 miliardi con la Starlink del multimiliardario imprenditore sudafricano è stata diffusa da Bloomberg mentre Giorgia Meloni era a casa di Donald Trump che si vedeva il filmino sulla rivolta di Capitol Hill (Lettera43)
Ne parlano anche altri media
Al centro dell'intesa ci sarebbe la fornitura di telecomunicazioni sicure al governo (LAPRESSE)
L’incontro della premier Giorgia Meloni in Florida nel weekend con il presidente eletto Donald Trump avrebbe accelerato il piano che è già stato approvato dai servizi segreti italiani e dal Ministero della Difesa. (Milano Finanza)
L’Italia è in «discussioni avanzate» con la SpaceX di Elon Musk per un contratto di 5 anni che prevedrebbe la fornitura al governo di servizi di telecomunicazione sicuri, un’operazione dal valore di 1,5 miliardi di euro. (Open)
L’Italia in trattative avanzate con SpaceX di Elon Musk per fornire servizi di telecomunicazioni sicure (Nordest24.it)
Nelle ultime ore non si parla d'altro che dell'incontro tra Donald e la nostra Giorgia. Dalla Garbatella alla Casa Bianca, parlando l'inglese "di Michael Jackson", sembra un miracolo hollywoodiano, siamo sinceri. (Il Giornale d'Italia)
«Il governo di coalizione di Meloni è probabilmente il più vicino alleato ideologico che Trump ha all'interno dell'Unione Europea. Il suo governo si è dimostrato insolitamente stabile rispetto alla recente storia italiana. (il Giornale)