"Volevo sentire cosa si prova ad uccidere": la confessione shock del 17enne di Viadana

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Ponte sullo Stretto

Il 17enne di Viadana avrebbe fatto una prima confessione: "Volevo capire cosa si prova ad uccidere". Su Fortnite un'immagine di Filippo Turetta. "Volevo sentire cosa si prova ad uccidere" Il 17enne di Viadana avrebbe fatto una prima ammissione durante un primo interrogatorio con i carabinieri: "Volevo sentire cosa si prova ad uccidere". Sarebbe questa una prima spiegazione fornita dal giovane riguardo la morte della 42enne Maria Campai, trovata senza vita nel cortile di una villetta disabitata di via Monteverdi a Viadana, adiacente alla palazzina dove il 17enne abita con la famiglia. (Prima Mantova)

Se ne è parlato anche su altre testate

Omicidio di Maria Campai a Viadana, il 17enne ha confessato Su Fortnight l'immagine di Filippo Turetta (Virgilio Notizie)

Le ricerche sul web prima del delitto, avvenuto il 19 settembre al termine di un incontro sessuale: "Come occultare un cadavere" (Fanpage.it)

Fermato, con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, un 17enne del paese, che ora si trova nel carcere Beccaria di Milano. Viadana (Mantova) Un incontro organizzato online, rivelatosi poi fatale per la 42enne Maria Campai. (Gazzetta di Reggio)

"Volevo provare l'effetto che fa": la frase choc e l'harakiri della svolta

Un passaggio chiave con il 17enne che finora si è dimostrato collaborativo, tanto che dopo che è stato sentito in caserma giovedì sera, poche ore dopo il ritrovamento del corpo della donna rumena, ecco che i Carabinieri hanno incastrato diversi tassello del giallo, passando in rassegna tutti i luoghi chiave di questa vicenda. (CremonaOggi)

Hanno lasciato l’appartamento dove vivono nel condominio di via Monteverdi, i famigliari (padre, madre, due sorelle, un cognato e una zia) del 17enne accusato dell’omicidio di Maria Campai, la 42enne di Parma – originaria della Romania — trovata cadavere nel giardino di una casa disabitata a fianco del condominio. (La Provincia di Cremona e Crema)

Con la questione del movente che, nella sua assurdità, sembrerebbe essere risolta (“volevo provare cosa si prova ad uccidere una persona” avrebbe detto il 17enne viadanese accusato dell’omicidio volontario e premeditato della 42enne rumena Maria Campai), l’attesa è tutta per l’udienza di convalida del fermo fissata per lunedì. (OglioPoNews)