Fratelli d'Italia, Atreju e il nulla dell'appropriazione culturale

La polemica, prima di tutto. Puntuale ogni anno. Il giorno d'apertura della festa di Fratelli d’Italia arriva immancabile l’accusa di appropriazione indebita. "Giorgia Meloni non è autorizzata a usare il nome di Atreju". Questa volta a montare il caso, ormai stantio, è l'Huffington Post con un'intervista a Roman Hocke, agente letterario e amico dello scrittore Michael Ende, in cui dice chiaramente che il partito della premier "non ha il permesso di politicizzare l'opera dell'autore". (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Il programma politico è fitto, le interviste spaziano dallo spettacolo alla politica passando per il cinema. (il Giornale)

Piove nella Capitale, nella giornata di apertura. L’apertura regala una sorpresa, perché dopo 18 anni torna ad Atreju Fausto Bertinotti. (Tiscali Notizie)

Alle 18 nella Sala Marco Polo sarà la conduttrice televisiva Nunzia De Girolamo a moderare il tavolo tematico dal titolo "Il bullismo visto dalle donne". Dall'europarlamento ai conservatori" di Fabrizio Tatarella, con gli interventi, tra gli altri, del senatore Michele Barcaiuolo e della deputata Lucrezia Mantovani. (Civonline)

Atreju 2024, alla festa di Fratelli d'Italia spuntano le 'gufate' di Conte e Schlein

Tra gli interventi inaugurali quelli di Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera ed esponente storico della sinistra, il quale ha partecipato a un dibattito con Pietrangelo Buttafuoco e Paolo Bonolis intitolato “Uomini non allineati”. (Il Giornale d'Italia)

Al punto che ci può essere un signore che guadagna sempre più tanto più produce danni. I cattivi si mimetizzano al punto di apparire l'ordine naturale delle cose», come se «quello che ti viene presentato è senza alternative». (Il Dubbio)

Nel pannello trovano spazio tanti volti noti, dall'immancabile Elly Schlein al leader del M5S Giuseppe Conte. (Adnkronos)